Cronaca

Patelli, Provincia di Piacenza:
"Ponte? Situazione in divenire"

C’è attesa per l’incontro fissato a metà settimana in Prefettura a Piacenza, per decidere quali interventi effettuare sul ponte in ferro tra Cremona e Castelvetro, al centro dell’attenzione soprattutto dopo le notizie poco tranquillizzanti emerse da un dossier che due ingegneri strutturisti cremonesi, Paolo Domenico Scolari e Guido Mori, hanno presentato alle due amministrazioni provinciali e ai comandi dei Vigili del Fuoco.

Per il momento gli amministratori non avanzano previsioni: “La situazione è in divenire, ci sarà un incontro convocato dalla Prefettura e solo dopo l’esito delle ultime verifiche tecniche verrà reso noto cosa fare“, spiega Monica Patelli, presidente della Provincia di Piacenza. Sul fatto che la situazione dell’infrastruttura possa essersi aggravata, rispetto alla redazione del progetto, nessuno al momento si sbilancia: “L’iter ha fatto un suo percorso, ci sono stati interventi, sopralluoghi tecnici e saranno gli enti dei due territori confinanti, oltre all’Anas, proprietario del manufatto, a prendere i provvedimenti conseguenti”.

La riunione di mercoledì, alla quale farà seguito molto probabilmente una conferenza stampa, servirà anche per capire se sono state pensate soluzioni alternative ad un’ipotetica chiusura totale – per alcuni periodi – del ponte durante l’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa Beltrami, aggiudicataria della gara. “Di certo – afferma ancora Patelli – non si vuole lasciare i territori nell’impossibilità di mantenere le relazioni, ma tutto dipende dagli esiti delle verifiche”.

La gara d’appalto per il ponte era stata aggiudicata ad aprile 2024  per un importo di € 5.380.000 di cui € 481.139,78 di oneri di sicurezza. Il relativo contratto, secondo le normative vigenti, era stato sottoscritto il 13 maggio 2024 e la consegna lavori è avvenuta il successivo 21 giugno, con tempo contrattuale pari a 360 giorni naturali e consecutivi.

Già lo scorso agosto, in uno degli incontri tra le parti per approntare il cantiere, era emerso che le analisi di dettaglio effettuate dall’impresa e dai propri partner specializzati sulle strutture metalliche, presentavano la necessità di una modifica della geometria dei rinforzi previsti in corrispondenza dei traversi, in considerazione sia delle esigenze costruttive sia dello stato dei degradi strutturali.

Da qui era derivata una sospensione dei termini contrattuali da parte dell’Appaltatore per consentire gli approfondimenti necessari, che avrebbero comportato un riesame del cronoprogramma inizialmente ipotizzato e slittamento di alcuni mesi nell’esecuzione dei lavori. Lavori che ancora oggi, a sei mesi da quell’incontro, non hanno una data d’inizio precisa.

 

 

 

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