Cronaca

Oneri di urbanizzazione: dopo
dieci anni arriva l'adeguamento

Dopo una decina d’anni vengono adeguati gli oneri di urbanizzazione che, per la prima volta, sono meglio diversificati in categorie in base alla tipologia di attività. La proposta di delibera, che ha già ottenuto il parere favorevole della Giunta, è stata illustrata dal proponente, l’assessore alle Opere Pubbliche e all’Urbanistica Paolo Carletti, alla Commissione consiliare Territorio, Sviluppo economico, Città, presieduta dalla consigliera Rosita Viola.

La principale novità è rappresentata dal fatto che per la logistica, le medie e le grandi strutture di vendita l’aggiornamento è più del doppio di quelli previsti per attività alberghiera e strutture ricettive, pubblici esercizi, palestre, istruzione-formazione, assistenza privata, attività culturali-politiche-sindacali, commercio (esercizi di vicinato), commercio all’ingrosso. Unitamente all’aggiornamento degli oneri, la proposta di delibera prevede un sensibile aumento degli incentivi per chi costruisce secondo i migliori canoni di risparmio energetico.

Entrando più nel dettaglio, per le attività riconducibili alle attrezzature culturali, sanitarie-assistenziali, sportive e per lo spettacolo si è ritenuto di applicare un incremento del 10% per non penalizzare attività che rivestono interesse generale e socio-culturale. Vengono inoltre introdotte due nuove categorie, logistica, medie e grandi strutture di vendita, per le quali si propone di applicare un incremento pari al 30%, considerata l’elevata incidenza sulle opere di urbanizzazione nel territorio comunale di queste attività.

Per incentivare le trasformazioni edilizie performanti dal punto di vista energetico, si prevede l’aumento degli incentivi legati alle classi energetiche A1, A2, A3, A4 portandoli rispettivamente al 20%, 25%, 30%, 35% degli oneri base e la conferma degli incentivi legati all’eco-sostenibilità pari al 3% per utilizzo materiali eco-sostenibili in percentuale, al 3% per la realizzazione/installazione di impianto per il recupero dell’acqua piovana, al 2% per impiego di fonti rinnovabili in percentuale rispetto a quanto già previsto dalla legge.

Per agevolare le localizzazione delle attività produttive, artigianali e logistiche all’interno dell’area del Porto Canale, e per incentivare la localizzazione di attività artigianali, produttive e del terziario avanzato in alcuni ambiti strategici della città sono confermate le agevolazioni esistenti.

“Gli oneri di urbanizzazione sono una cartina tornasole che svela gli indirizzi di governo del territorio di questa Amministrazione. Il fatto che gli oneri relativi a logistica, media e grande strutture di vendita subiscano un aumento superiore al doppio rispetto a negozi di vicinato, strutture ricettive, cinema e palestre, rappresenta un segno evidente della linea politica intrapresa”, dichiara l’assessore Paolo Carletti, che aggiunge:

“Dopo dieci anni era giusto ritoccare gli oneri di urbanizzazione. Per il settore residenziale abbiamo applicato l’adeguamento Istat (20%), senza aumenti e senza sconti, per altre categorie abbiamo spinto sugli aumenti (30% per logistica, medie e grandi strutture di vendita), e per altre ancora abbiamo ridotto gli stessi (10% servizi di quartiere). L’aumento degli incentivi, che in certi casi si attesta sul 35% (classe energetica A4), spiega che a Cremona se si costruiscono servizi di vicinato e se li si costruisce bene, si paga davvero poco come dimostrano le percentuali contenute nella tabella di raffronto con altre città vicine”.

“Il governo del territorio non è burocrazia, il governo del territorio è il nucleo decisionale fondamentale per lo sviluppo della città e credo che con quanto proposto con la delibera portata oggi in Commissione si sia dato un segnale molto chiaro”, conclude l’assessore.

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