Cronaca

Randagismo: sterilizzazioni ridotte
Si rischia l'aumento di cucciolate

E poi manca ancora l'oasi felina

La legge regionale 33/2009 della Lombardia, Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità, è un testo normativo fondamentale per la gestione degli animali d’affezione, inclusa la prevenzione e il contrasto al randagismo. Questa legge stabilisce le regole per la gestione delle colonie feline, l’affido di animali in canili sanitari, la prevenzione delle malattie infettive e la tutela della salute pubblica. In poche parole è una legge che contrasta il randagismo, che nel nostro territorio è costituito da gatti soprattutto in campagna.

Ogni anno vengono stanziati fondi anche per la sterilizzazione dei gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute dai Comuni e gestite da privati o associazioni. Purtroppo è difficile riuscire a mettere sul pulito le colonie feline, in quanto è sufficiente una sola gatta che partorisce per ripopolare le zone.

Maria Pia Superti

Rispetto a questo tema, come sottolineato da Maria Pia Superti, responsabile per Cremona della Lav, “nella nostra zona stiamo regredendo su più fronti. “Molti ricorderanno che a Cremona, con una decisione veramente all’avanguardia, nel 2015, presso il complesso dell’Ats in via San Sebastiano, venne aperto un ambulatorio veterinario fortemente voluto dalla dottoressa Michela Butturini, che ne era responsabile. In questi nove anni sono stati sterilizzati migliaia di gatti appartenenti alle colonie del territorio cremonese e anche casalasco e cremasco. Purtroppo con i pensionamenti dei dottori e dell’operatore in forza all’ambulatorio, la decisione della direzione del Dipartimento è stata di chiuderlo a novembre del 2024.

Sono così rimasti i veterinari privati che hanno fatto la convenzione con Ats. A causa di un bando di cui gli stessi veterinari non sono venuti a conoscenza, attualmente operano solo tre studi veterinari ai quali affidare i gatti per la sterilizzazione e che vengono pagati con i fondi regionali dedicati al randagismo. Quest’anno, quindi, la penalizzazione derivante dalla riduzione della possibilità di sterilizzare porterà ad un aumento notevole di cucciolate“.

E poi c’è il tema dell’oasi felina: “Cremona”, ha ricordato Superti, “non ha ancora una struttura in cui porter ricoverare i gatti trovati sul territorio. Questo è l’altro aspetto del problema che ricade sulle spalle di volontari e associazioni: l’assenza di una struttura, di un punto di accoglienza per gatti abbandonati, rifiutati, o per quei gatti di colonia malati e incompatibili con la vita di colonia”.

Da qualche anno il cosiddetto gattile di via Bissolati non accoglie gatti e gli stessi animali del posto devono essere trasferiti, in quanto la fondazione Stauffer deve rientrare in possesso dell’ex Monastero. Proprio per questo dal 2021 il Comune ha individuato l’area di via Brescia. Ma il bando per la gestione, scaduto il 31 marzo di quest’anno, è andato deserto perché nessuna associazione ha partecipato. “Noi di Lav che avevamo iniziato le pratiche, in dirittura d’arrivo”, ha sottolineato Superti, “abbiamo dovuto rinunciare, in quanto il bando non era aperto agli Enti del Terzo Settore”.

Intanto nei giorni scorsi Lav ha recuperato tre gattini molto piccoli. “Ci stiamo occupando di diversi gatti che i proprietari non vogliono più o che sono stati abbandonati in giardini o cortili”, ha spiegato Superti. “Tutto a nostre spese, senza contributi da Comuni e senza strutture di appoggio. I tempi per mettere in funzione l’oasi felina già costruita ma vuota e inutilizzabile al momento si sono quindi allungati, mentre il periodo più difficile, l’estate, sta arrivando“.
Se qualcuno volesse aiutare con stalli e si volesse mettersi a disposizione per fare volontariato con Lav, ecco i contatti: 3311642032 lav.cremona@lav.it

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...