Cronaca

Lavoro, calano gli infortuni
ma le vittime raddoppiano

Calano gli infortuni sul lavoro, ma aumentano le vittime: questo quanto emerge dai dati Inail relativi al primo quadrimestre 2025, resi noti nelle scorse settimane. In provincia di Cremona i morti sono stati 4, il doppio rispetto allo scorso anno.

L’ultima vittima, in ordine di tempo, è stata Moamen Khairy Selim Osman, operaio 35enne, morto a Soresina lo scorso 29 aprile, colpito da una benna.

Gli infortuni sono invece, come detto, in calo: 1.408 quelli registrati tra gennaio ed aprile, contro i 1.558 dello stesso periodo del 2024. Crescono invece le malattie professionali, passate dalle 73 del primo quadrimestre 2024 alle 80 del 2025.

A livello regionale, nel periodo preso in esame gli infortuni sono stati 36.623, anche in questo caso con un trend calante rispetto al 2024, quando erano state 37.796, mentre le vittime registrate sono 45, in questo caso in diminuzione (l’anno scorso erano state 52).

In Italia le denunce di infortunio in occasione di lavoro sono state 130.545, in diminuzione dell’1,7% rispetto alle 132.772 dei primi quattro mesi del 2024. Si evidenzia un’incidenza infortunistica che passa dalle 630 denunce di infortunio in occasione di lavoro ogni 100mila occupati Istat di aprile 2019 alle 539 del 2025, con un calo del 14,4%. Rispetto ad aprile 2024 la riduzione è del 2,8% (da 555 a 539).

Tra i settori con più infortuni avvenuti in occasione di lavoro, i dati Inail evidenziano incrementi nella Sanità e nell’assistenza sociale (+1,2%) mentre decrementi nel Noleggio e nei servizi di supporto alle imprese (-6,0%), nel comparto manifatturiero (-5,9%), nel Trasporto e magazzinaggio (-3,0%) e nelle Costruzioni (-1,1%).

Le vittime sono state invece 207, tre in più rispetto alle 204 registrate nel 2024.

Laura Bosio

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