Cronaca

Rinviato il blocco agli Euro 5,
le reazioni del mondo politico

Via libera all’emendamento al decreto Infrastrutture che prevede maggiore flessibilità per le auto diesel Euro 5. A comunicarlo è stato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il termine che prevede il blocco di vetture e veicoli commerciali Euro 5 diesel in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna è stato posticipato di un anno al 1° ottobre 2026 prevedendo, al contempo, che la limitazione vada applicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con oltre 100 mila abitanti, anziché 30 mila.

“Una scelta di buon senso che, soprattutto in Lombardia, rende meno gravoso e oneroso un orientamento europeo a dir poco sproporzionato”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta il via libera al rinvio di un anno del blocco per i diesel Euro 5. “Alle scelte ideologiche – aggiunge Attilio Fontana – dobbiamo contrapporre azioni sostenibili. Sostenibili in ogni senso: per l’ambiente e per il sistema economico-produttivo”.

“Con l’emendamento proposto dalla Lega al DL Infrastrutture che rinvia di un anno lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 nelle regioni del bacino padano, tra cui la Lombardia, prosegue la nostra battaglia di realismo e buonsenso contro gli eccessi del Green Deal di Bruxelles, che penalizza il nostro sistema socio-economico” spiega il Consigliere Regionale della Lega Riccardo Vitari. “Si tratta di un ulteriore passo avanti, dopo l’approvazione nelle scorse settimane della nostra mozione che invitava il Governo a trovare soluzione alternative che tengano in debito conto delle caratteristiche morfologiche, economiche e produttive del nostro territorio” spiega Vitari. “Con grande soddisfazione per il risultato ottenuto, proseguiamo con convinzione nella battaglia per evitare le assurde imposizioni degli euroburocrati ai nostri pendolari, artigiani, imprenditori” conclude Vitari.

Paola Pizzighini, consigliera regionale Movimento 5 Stelle Lombardia ha commentato: “La schizofrenia del centrodestra oggi si esprime nella sua interezza a livello nazionale e regionale. Mentre in Lombardia si discute una legge sul clima a livello nazionale rinviano la transizione green. Come sempre la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra. Di fatto spostano di un anno una componente molto importante del quadro che dovrebbe limitare le emissioni climalteranti. Le scadenze europee per la transizione green sono vicine, la prossima tappa è il 2030 e in Lombardia rischiamo di trovarci impreparati. Rinviare ogni volta le nuove regole che hanno la finalità di diminuire le emissioni climalteranti ha un prezzo che verrà pagato dai cittadini: sia letteralmente in termini di tasse per pagare le sanzioni di infrazione europea, sia in termini di eventi climatici estremi, quali quelli di questi giorni. Come M5S ci rendiamo conto che il nuovo quadro normativo europeo è sfidante, ma questo non deve indurci a rimandare infilando la testa sotto la sabbia, ma a porsi obiettivi ambiziosi mettendo in campo interventi coraggiosi su clima e ambiente”, conclude la 5 stelle Pizzighini.

“Ringrazio il deputato Fabio Raimondo, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Trasporti, per aver dato voce a una battaglia che il nostro partito ha avviato fin da subito anche a livello regionale. L’approvazione, oggi, dell’emendamento al DL Infrastrutture che rinvia di un anno le restrizioni ai diesel Euro 5 nel Bacino Padano – tra cui la Lombardia – è un segnale importante: il gioco di squadra tra i nostri rappresentanti in Regione e quelli al Governo funziona, e porta risultati concreti per i cittadini”. Lo dichiara il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, intervenendo dopo la decisione delle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera.

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