Studentato o hospitality: ancora
incerto il destino dell'ex Aem
Lavori in corso nell’ex sede di Aem di viale Trento e Trieste, lo stabile acquistato lo scorso febbraio da Ermes srl di Castelvetro per 726mila euro. In questa fase si può vedere lo scheletro del vecchio edificio: sono stati rimossi tutti gli impianti e gli infissi, in altri termini tutti i componenti che non vanno ad intaccare la struttura dell’edificio. Che non sarà demolito, ma ristrutturato secondo un progetto ancora in fase di definizione da parte di un primario studio di architettura cremonese.
Non esiste ancora un layout di quello che sarà l’aspetto finale della costruzione, ed incerta è anche la destinazione: come ci spiega Nicola Rigolli, titolare di Ermes, la vocazione primaria “resta quella della residenza per studenti ma l’immobile potrebbe anche essere adattato ad hospitality”.
Stanno infatti emergendo diverse variabili di tipo tecnico – autorizzativo che potrebbero determinare l’una o l’altra soluzione. Di certo “si tratta di un investimento non speculativo ma di messa a reddito di lungo termine” e sono esclusi, almeno per il momento, degli appartamenti.
Maggiori dettagli arriveranno man mano che la matassa burocratica verrà dipanata e quando, presumibilmente a settembre, verrà presentata in Comune la richiesta di permesso di costruire.
Per il momento quindi continuano le fasi propedeutiche all’intervento vero e proprio, per dare nuova vita a un edificio che per tanti anni ha rappresentato il fiore all’occhiello dei servizi di pubblica utilità del Comune: dalla gestione dei rifiuti alla distribuzione di gas ed energia elettrica.
Giuliana Biagi
