Dazi, per Noci accordo sbagliato:
"Abbiamo l'arma del debito pubblico"
Restano tanti dubbi sull’accordo tra Europa e Stati Uniti, informalmente siglato in Scozia domenica scorsa. Stabiliti dazi del 15% applicati alla maggior parte delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, comprese automobili, semiconduttori e farmaci. Previste esenzioni su alcuni prodotti.
L’accordo non è ancora legalmente vincolante. Una dichiarazione congiunta è attesa entro il primo agosto e si aspetta anche un ordine esecutivo dagli Stati Uniti per garantire maggiore certezza. Tante le critiche per come sono state condotte le trattative da parte dell’Unione Europea, che sarebbe stata troppo accondiscendente, come dice a CR1 il professor Giuliano Noci, pro-rettore del Politecnico di Milano ed editorialista del Sole24ore:
“L’Unione Europea ha sbagliato tutto. Dal 2 aprile avrebbe dovuto assumere una posizione molto più dura. Le armi le avevamo, nel senso che l’Europa è il più grande possessore del debito pubblico americano e Trump ha disperato bisogno di sottoscrittori di questo debito. Noi ce ne siamo dimenticati, siamo andati a baciare la pantofola, abbiamo portato a casa praticamente nulla, ma attenzione, accanto al danno c’è la beffa, perché al 15 per cento di tariffa si somma il 13 per cento di svalutazione del dollaro. Il nostro formaggio, da inizio anno a oggi, costa il 30 per cento in più. Non mi pare che stiamo facendo un gran lavoro“.