"L'agricoltura che cura", il progetto
di Consorzio Agrario e Rigenera
Due realtà del territorio, che condividono il settore agricolo come campo di competenza, hanno creato il progetto “l’agricoltura che cura”. Sono la Cooperativa Rigenera di Persico Dosimo e del Consorzio Agrario di Cremona che per sugellare la loro collaborazione si sono riunite proprio nella sede della Cooperativa.
Il Consorzio ha scelto di manifestare pubblicamente il proprio sostegno concreto a Rigenera, rafforzando un’alleanza nata su valori condivisi di responsabilità sociale, lavoro e territorio Rigenera è un’esperienza di agricoltura sociale sviluppata dalla Cooperativa Sociale Nazareth, e offre servizi di tutela per minori, soprattutto stranieri, accoglienza di nuclei adulti, e risposte a emergenze abitative per persone fragili e anziani.
A spiegare la collaborazione è Carlo Bassignani, presidente della Cooperativa Nazareth: “Rigenera, come il Consorzio Agrario, si occupa di agricoltura, di orticoltura biologica sul territorio cremonese e è radicata sul territorio anche per rigenerare, oltre che la terra, anche le relazioni perché è un po’ la mission della nostra cooperativa. Ogni relazione che si crea vuol dire anche ampliare un pochettino i nostri progetti e migliorare le relazioni di quelle persone che con noi lavorano e che con noi magari hanno bisogno di questo lavoro”.
Per lo stesso Consorzio Agrario è una collaborazione importante da valorizzare con i propri mezzi come spiega Paola Bono, dirigente del consorzio: “Siamo accomunati da alcuni valori, che sono quelli di attenzione al territorio e di benessere delle persone che nel territorio vivono. Quindi per noi è davvero un momento di grande soddisfazione poter collaborare con una cooperativa di questo genere che si occupa di inclusione, di attenzione alle persone e al territorio. Un fattore comune ovviamente è il settore agricolo, quindi l’agricoltura al quale entrambi ci rivolgiamo ma con un aspetto veramente molto importante che è quello di essere vicino alle persone che hanno dei bisogni particolari e l’agricoltura in questo aiuta veramente molto”.