Lettere

Dazi: "Serve nuovo patto sociale
per salvare la produzione"

da Luca Gusperti

“In questi mesi abbiamo parlato troppo di finanza pubblica e troppo poco di sostenibilità produttiva. I dazi americani mostrano quanto sia fragile il nostro sistema di protezione industriale. Serve un’azione immediata, che non si limiti a rimborsi, crediti d’imposta o fondi a pioggia.

Serve un vero patto sociale territoriale, capace di coinvolgere istituzioni, imprese, comunità locali, sistema bancario, sindacati e rappresentanze civiche. La sfida che si apre non è soltanto economica: è una sfida di coesione.”

“I nuovi dazi americani al 15% – prosegue la nota – colpiranno oltre 42 miliardi di export italiano, mettendo a rischio fino a 18.000 posti di lavoro e generando un impatto che non sarà solo economico, ma anche sociale e territoriale.

A pagarne il prezzo più alto saranno le aree a più alta densità manifatturiera del Nord, in particolare Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, dove intere filiere rischiano di perdere competitività non solo sul mercato americano, ma anche nelle catene del valore europee integrate, come quelle tedesche, dove l’Italia è subfornitore strategico.

Patto per il Nord lancia un appello al Governo e alle istituzioni regionali: non si può rispondere a una crisi industriale con strumenti da crisi finanziaria.

Serve una cabina di regia che integri strumenti di difesa commerciale europea, investimenti produttivi, sostegno alle filiere e politiche attive del lavoro e dell’innovazione sociale”.

Luca Gusperti, Patto per il Nord

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