Cronaca

West Nile, due casi sospetti in
provincia. "Prevenzione essenziale"

Preoccupa la diffusione dei casi, in alcuni casi anche mortali, di infezioni dal virus del West Nile, anche se le autorità sanitarie si affrettano a tranquillizzare la popolazione confermando che l’80% delle infezioni non dà sintomi, e le persone decedute – numero salito a 8 dall’inizio dell’anno – avevano patologie pregresse.

Ad oggi nella provincia non ci sono nuovi casi, come ci spiega Cecilia Donzelli, direttore della struttura medicina preventiva nelle Comunità di Ats. “Ad oggi nella provincia di Cremona non abbiamo nuovi casi confermati di arbovirosi, soltanto due sospette West Nile e una sospetta Chikungunya per le quali siamo in attesa di conferme dal laboratorio. Ricordiamo che non c’è alcun allarme West Nile, ma è necessario fare prevenzione.

La prevenzione è davvero l’arma più efficace”. “Non c’è vaccino, non c’è cura. Non c’è nemmeno, va detto, un’emergenza vera e propria. Però un problema c’è”, sottolinea infatti il virologo Roberto Burioni. E aggiunge: “Abbiamo pronta la soluzione per risolvere il problema: fare sul serio nella lotta contro le zanzare”.
Intanto, il presidente di Avis Regionale Lombardia, Oscar Bianchi, è intervenuto per rassicurare i donatori e la cittadinanza in generale sulla sicurezza della donazione di sangue e plasma anche nel periodo estivo, dopo che nei giorni scorsi era stato pubblicato l’elenco delle province dove erano stati rilevati casi di West Nile su persone, animali o gruppi di zanzare.

Simone Bacchetta

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