Anmvi e Lav: "Fiscalità equa
per animali di compagnia"
Lanciato appello nell’odierna mattinata da Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e Lav (Lega Anti Vivisezione): richieste al Governo e al Parlamento nuove misure fiscali a favore degli animali da compagnia e delle famiglie che li accudiscono nella prossima Legge di Bilancio.
“Oggi, su cure veterinarie e alimenti per animali grava l’Iva al 22%, come se non fossero beni essenziali. A questo si aggiunge una detrazione fiscale simbolica, pari a soli 22 centesimi al giorno, a prescindere dal numero di animali presenti nel nucleo familiare”, dichiarano le associazioni.
Questa situazione rende difficile per molti cittadini accedere alle cure veterinarie, con effetti negativi sul benessere degli animali, sulla salute pubblica e anche sulla spesa sanitaria, per via della mancata prevenzione.
Il problema riguarda numerose famiglie italiane (una su tre), oltre 20,9 milioni di cani e gatti, e impatta anche sulla gestione dei rifugi comunali e sul contrasto al randagismo.
In particolare, Anmvi e Lav chiedono tre interventi concreti. Prima di tutto, una riduzione dell’Iva su cure veterinarie e alimenti per animali da compagnia, con allineamento alle aliquote previste per beni e servizi di prima necessità, e esenzione Iva per le prestazioni veterinarie One Health connesse alla prevenzione, alla sanità animale e alla tutela della salute pubblica. A seguito, un incremento della detrazione fiscale delle spese veterinarie e un’introduzione della detraibilità delle polizze sanitarie veterinarie per animali da compagnia.
“La convivenza con un animale è un valore sociale riconosciuto anche dalla legge, importante per anziani, bambini e famiglie. Per questo – concludono le associazioni – serve una fiscalità più equa e in linea con il principio One Health, che lega salute umana, animale e ambientale”.