Cronaca

Incredulità e dolore a Cristo Re
per l'ultimo saluto a Ginny

In primo piano, Virginio Mussi durante un allenamento in quota

Una folla straripante nella chiesa di Cristo Re, questo pomeriggio, per rendere omaggio a Ginny, come tutti chiamavano Virginio Mussi. 65 anni,  stroncato da un malore martedì 12 agosto, durante un allenamento in bicicletta sulle montagne della Val Seriana, a Clusone, lui, sportivo di razza, in grado di passare dalla pallacanestro – sport che lo aveva visto primeggare negli anni d’oro dell’Assi – alla corsa (era atleta del Marathon Cremona), dal calcio fino appunto al ciclismo.

Al funerale tantissimi gli amici che si sono stretti accanto alla moglie Roberta, ai figli Filippo e Olimpia, a mamma Bruna e al fratello Massimo: tra gli altri, i compagni di quella grande comunità che è la parrocchia di Cristo Re, che Ginny aveva frequentato negli anni di don Angelo Scaglioni. Presente anche una rappresentanza dei volontari della protezione civile, di cui faceva parte, al pari della moglie Roberta.

Chiesa gremita, con molte persone che non sono riuscite a entrare e hanno atteso sul piazzale l’uscita del feretro. Incredulità davanti a una sorte che nessuno avrebbe potuto immaginare in una persona dalla tempra forte, ma anche dotata di grande sensibilità,  come in tanti lo hanno descritto.

Terminate le esequie, la salma è stata trasportata al cimitero di Castelvetro Piacentino.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...