Archiviazione Tamoil: il commento
dei legali della Bissolati
“I fatti rimangono quelli che sono stati accertati nel processo penale conclusosi nel 2018, fatti non smentiti con l’ordinanza del G.I.P.”. Così replicano gli avvocati della Canottieri Bissolati, all’ordinanza con cui il giudice ha disposto l’archiviazione degli esposti che denunciavano la perdurante fuoriuscita di idrocarburi dal deposito Tamoil.
“Omessa bonifica”, questo il capo d’imputazione (a carico di un alto dirigente Tamoil) su cui si esprime l’ordinanza del giudice, in accoglimento della richiesta del Pm. Un capo di imputazione per il quale, come spiega uno dei legali della Bissolati, Gian Pietro Gennari “mancava l’elemento oggettivo, ossia un provvedimento, amministrativo o di un giudice, che imponesse la bonifica”. Sitorna insomma al problema di fondo che da anni rilevano i legali della società canottieri, ossia “il mancato accoglimento della nostra richiesta di disporre nuove indagini in ordine all’ipotesi di un nuovo reato d’inquinamento”.
“Dall’ordinanza emerge che la contaminazione di aree esterne e’ tuttora presente, ma assume che, allo stato degli atti, non è stata raggiunta la prova che vi sia un passaggio di idrocarburi dal 2018 in poi”.
Secondo il legale, “la prova di un nuovo inquinamento non è stata raggiunta perché i consulenti della Procura non hanno effettuato le indagini in ordine al tracciamento del prodotto, alla sua speciazione e datazione che sarebbero state necessarie allo scopo. La necessità dell’effettuazione di tali indagini è stata, peraltro, richiesta dal TAR al Comune di Cremona”.
“Le indagini sopra ricordate risultano necessarie per verificare la tenuta o meno della barriera idraulica. Resta difficile comprendere perché le indagini ritenute utili in sede amministrativa, non sino state ritenute utili ed eseguite dai consulenti della Procura: la finalità dell’accertamento è il medesimo.
“L’area della Bissolati – è la conclusione – dopo diciotto anni dall’autodenuncia della Tamoil e dopo quattordici anni nei quali è in funzione la procedura di ripristino ambientale, è ancora inquinata. Resta difficile ipotizzare che quanto ancora oggi presente in Bissolati sia unicamente quanto residua dall’inquinamento ante 2007; momento dell’installazione della barriera idraulica”.