Cronaca

Agitazione in ospedale, confederali
divisi. Asst apre al confronto

Angelo Bonvissuto, segretario Generale Territoriale UIL FPL di Cremona

La UIL FPL si dissocia dai 4 sindacati che l’11 settembre scorso hanno proclamato lo stato di agitazione presso l’Asst di Cremona, Fp Cgil, Cisl Fp, Nursing Up e Nursind.

“Abbiamo scelto di scelto di non aderire, perché ai lavoratori servono risposte concrete e coerenza, non contraddizioni, propaganda sterile o bandiere da sventolare” afferma Angelo Bonvissuto, segretario Generale Territoriale UIL FPL di Cremona, aggiungendo anche un frecciata all’indirizzo delle altre sigle: “I problemi li conosciamo bene: li abbiamo sempre denunciati, anche quando questo ci è costato attacchi da parte di chi oggi si erge a “difensore dei lavoratori”.

Angelo Bonvissuto, segretario Uil Flp Cremona

La Uil passa in rassegna tutti i punti della contestazione, partenzo dalla carenza di personale: “È un problema reale, ma non si affronta con scioperi a tavolino. Noi abbiamo chiesto nuove assunzioni, stabilizzazioni, nuove strategie di reclutamento e promosso iniziative per chiedere un welfare regionale (come la raccolta firme per la proposta di legge), mentre altri sono rimasti indifferenti”.

Quanto alle esternalizzazioni: “La carenza di professionisti sanitari è sempre più grave, i concorsi non coprono i fabbisogni reali dell’Azienda. In questo quadro, proclamare scioperi sulla carenza di personale rischia solo di favorire nuove esternalizzazioni, con danni ai lavoratori e ai servizi pubblici.
La posizione UIL FPL è chiara: nessuna ulteriore esternalizzazione, ma nuovi percorsi organizzativi che difendano i diritti e rafforzino la Sanità Pubblica”.

Sulla presunta imposizione di turni di 12 ore lamentata dalle altre sigle, la Uil afferma che “il modello delle 12 ore non ci risulta imposto dall’Azienda, ma richiesto dagli operatori per conciliare vita e lavoro. Noi continuiamo a credere che i lavoratori debbano essere protagonisti delle scelte organizzative che li riguardano”.

“L’unico modo serio per ridurre lo straordinario è non finanziarlo – aggiunge Bonvissuto -. Il 17 luglio 2025, la UIL FPL è stata l’unica a dire NO ad un accordo che finanzia oltre 100.000 ore di straordinario. Chi oggi scrive di volerlo ridurre, ieri lo ha finanziato e difeso, attaccando la UIL FPL per la sua scelta”.

Infine, “nel documento che proclama lo stato di agitazione leggiamo l’ennesimo attacco ai Coordinatori, accusati di non avere strumenti e formazione adeguata.
Noi ribadiamo che anche i Coordinatori sono lavoratori, con responsabilità e carichi di lavoro enormi, spesso senza riconoscimenti adeguati.
Riteniamo che le difficoltà nella gestione del personale sono imputabili principalmente alla grave carenza degli organici, la quale rende estremamente complesso garantire la continuità assistenziale.
Attaccare gli IFO significa aver sbagliato il target dell’azione sindacale, il futuro non si costruisce con la propaganda sterile ma con il lavoro serio e concreto”.

LA DICHIARAZIONE DI EZIO BELLERI (DG ASST CREMONA).  “Lo stato di agitazione del personale del comparto dell’Asst di Cremona, indetto dalle Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP Asse del Po, Nursing Up e Nursind, è stato accolto con la consueta disponibilità al confronto e al dialogo, allo scopo di comprenderne a fondo le motivazioni.

Con estrema tempestività, il Prefetto di Cremona ha convocato l’incontro di conciliazione che è previsto domani mattina, lunedì 15 settembre, alle ore 11.

In queste stesse ore abbiamo ricevuto anche la nota di UIL FPL che dice «NO allo stato di agitazione». Questo solo per sottolineare che all’interno dell’Asst di Cremona le posizioni sugli stessi temi sono diverse e disallineate.

Dall’inizio del nostro mandato, gennaio 2024, le relazioni sindacali sono state al centro dell’attenzione e presenti nell’agenda della Direzione strategica con continuità. Gli incontri sono periodici e funzionali a trattare risultati e criticità, scelte e decisioni che vengono sempre condivise in anticipo, motivate e discusse come è giusto che sia, perché le risorse umane sono il valore più grande di un’organizzazione sanitaria dove l’attività principale è la cura delle persone”.

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...