Isola, Le Gerre fa 19 nel
palio - a suo modo - dei record
Ha sfiorato il secondo colpaccio consecutivo San Giuseppe, che dopo avere vinto nel 2024, ha portato allo spareggio Le Gerre: uno spareggio infinito, risolto dopo una decina di tiri a favore de Le Gerre, guidata da Andrea Bergamaschi, abituato a reggere la pressione e che infatti ha già portato il Palio alla propria contrada, come recita l’albo d’oro, ben sei volte, dal 2010 in avanti.
Onorevole comunque la seconda piazza di San Giuseppe con Aldo Varoli, mentre si sono sfilate poco prima San Bernardino con Vittorio Leani e Porta Tenca con Matteo Zanoni, che era peraltro all’esordio assoluto. Si è chiuso così un palio 2025 di Isola Dovarese, 58esima edizione, che ha affascinato e richiamato presenti per l’intera tre giorni, celebrando il proprio Cinquecento in cui Isola era territorio gonzaghesco guidato dalla famiglia dei Dovara.
Tre gare, la corsa sui trampoli, la corsa del gallo e il magher, per prendersi tutto e per tenersi il titolo di vincitrice del palio per un anno intero. Per Le Gerre è il trionfo numero 19, che consente di staccare proprio San Giuseppe, fermo a 17 e che ha sfiorato dunque il pareggio, mentre a 13 troviamo San Bernardino e a 10 Porta Tenca. Una curiosità: se sommiamo i numeri dell’albo d’oro esce un 59 ma le edizioni del Palio sono state sin qui 58. Nessun errore, semplicemente nel 1984 ci fu una vittoria ex aequo divisa tra Le Gerre e Porta Tenca.
La giornata conclusiva del Palio, prima dei tre giochi decisivi, con il verdetto arrivato alle 19.36 (quasi certamente un record, perché praticamente mai si era fatto così tardi), ha vissuto uno spettacolo di suoni, colori e costumi, ricordando la visita di Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo (impersonata per l’occasione da Simona Pasquali, attuale assessore all’Ambiente a Cremona) e, al di là della ricostruzione storica, ricordando soprattutto un amico del Palio, sempre impegnato nella sua organizzazione, ossia Giancarlo Azzini, scomparso nei mesi scorsi. Un momento curato dagli sbandieratori e musici dei Dovara.
San Giuseppe si è in parte rifatto vincente il Favete Linguis, titolo che non passa dai giochi ma dalla migliore ricostruzione della propria taverna e della propria contrada a livello di scenografie e costumi. A chiudere il tutto e dare appuntamento al 2026 i fuochi d’artificio.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)