I 70 anni del Panathlon di Cremona
tra storia, valori e testimonianze
Settanta anni di storia, valori e testimonianze. Il Panathlon Club Cremona ha celebrato al ristorante Juliette un traguardo importante, richiamando soci, autorità e ospiti che hanno condiviso il senso di appartenenza a un movimento nato per diffondere i valori dello sport. A guidare la giornata è stato il presidente Giovanni Bozzetti, che ha ricordato come “settanta anni sono una bella età, quasi una vita, per un club numeroso, con 92 soci, riconosciuto per la sua tradizione e per l’impegno a favore del territorio. È per noi motivo di orgoglio, ma anche uno stimolo a continuare a lavorare con le nostre competenze e professionalità per la comunità cremonese”.
Al centro delle celebrazioni, quattro figure che hanno testimoniato con le proprie esperienze cosa significhi vivere i valori del panathleta: Cesare Beltrami, Oreste Perri, Andrea Devicenzi e Valentina Rodini.
Beltrami ha sottolineato che “darsi da fare per favorire lo spirito corretto nello sport è essenziale: il Panathlon deve essere un catalizzatore di soggetti che insieme possono produrre molto”. Devicenzi ha richiamato i giovani al valore dell’inclusione e del fair play: “Lo sport è sacrificio, condivisione e lealtà. Sono questi i principi che dobbiamo trasmettere”. Oreste Perri ha ripercorso la propria storia personale ricordando il ruolo decisivo di allenatori e maestri: “Tutti i ruoli nello sport sono importanti, non esiste un ruolo minore. Lo sport è cultura, è lavoro di squadra, ed è un patrimonio da custodire e diffondere”.
Valentina Rodini, oro olimpico a Tokyo 2020, in un contributo video, ha fatto leva sul motto del Panathlon “Ludis Iungit”, lo sport unisce: “Non sono arrivata fin qui solo per merito mio, ma grazie alla mia compagna, al mio staff, agli allenatori, alla famiglia. Lo sport unisce perché non è solo chi gareggia in quel momento, ma tutto quello che c’è attorno. I valori che mi porto dietro da Tokyo sono collaborazione, impegno e amicizia. È questo che voglio trasmettere anche nel mio ruolo di rappresentante degli atleti nelle istituzioni sportive”. E ha aggiunto: “Gli atleti hanno un mindset straordinario, una marcia in più che il mondo dovrebbe conoscere. Hanno imparato cosa significa sacrificarsi, perdere e rialzarsi, collaborare e non rinunciare mai. È questo che vorrei trasmettere a quante più persone possibile. Il Panathlon ha il compito di rimanere vicino agli atleti, ascoltarli e accompagnarli, perché lo sport è cambiato e continua ad evolversi, ma i valori restano gli stessi e sono quelli che ci guidano”.
La celebrazione ha visto la presenza delle autorità del movimento panathletico: il presidente internazionale Giorgio Chinellato, il presidente del Distretto Italia Giorgio Costa, il governatore dell’area 2 Lombardia Attilio Belloli, il consigliere internazionale Fabiano Gerevini, il responsabile della rivista del Panathlon Filippo Grassia, insieme al delegato Coni di Cremona Alberto Lancetti e ad altre rappresentanze dei club vicini.
“Essere qui oggi per i 70 anni del Panathlon di Cremona è emozionante – ha detto Chinellato – questo club è un punto fermo del nostro movimento, con iniziative concrete nelle scuole, nel territorio e con le società sportive. La ricchezza di esperienze che ho ascoltato qui è straordinaria e dimostra che Cremona ha saputo interpretare al meglio lo spirito del Panathlon”. Costa ha aggiunto: “Quando un club compie settant’anni significa che è radicato e che sa portare avanti valori autentici. Qui oggi ho sentito parole che mi hanno toccato il cuore: lo sport vissuto con regole, rispetto, impegno. È stato emozionante ascoltare storie vere, raccontate con passione da persone che incarnano davvero il significato del Panathlon. Questo è lo sport giusto, pulito, che deve essere trasmesso alle nuove generazioni”.
Alle celebrazioni hanno preso parte anche il sindaco Andrea Virgilio e l’assessore allo sport Luca Zanacchi, che hanno firmato il rinnovo del protocollo d’intesa con il Panathlon, confermando la collaborazione per progetti educativi e scolastici legati allo sport.
Non sono mancati i riconoscimenti ai soci storici del Club:
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35 anni: Italo Carotti e Graziano Galbarini
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25 anni: Aldo Basola, Giorgio Minetti, Mario Pedretti
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10 anni: Marco Ferrari, Angelo Pedroni, Loris Ruggeri, Paolo Radi, Andrea e Ilaria Sozzi
La giornata si è conclusa con la presentazione del volume dedicato ai 70 anni del Club, i ringraziamenti agli enti e alle realtà che hanno sostenuto l’iniziativa e un pranzo conviviale che ha suggellato la festa.
Cristina Coppola