Cronaca

Nuove poltroncine del Ponchielli
svelate per la Prima dell'Opera

Il sovrintendente Nocerino
Il sindaco di Cremona Virgilio
L'inaugurazione delle nuove poltroncine al Teatro Ponchielli

Un momento attesissimo, quello dell’inaugurazione ufficiale delle nuove poltroncine della platea del teatro Ponchielli di Cremona, avvenuta in occasione della Prima della stagione lirica 2025/26.

La soddisfazione del sovrintendente, Andrea Nocerino: “Il teatro è un luogo che deve essere sempre attuale e accogliere le sensibilità del presente. Il Ponchielli è un teatro che parla della propria voglia di continuare ad essere protagonista della nostra società, della nostra città, e del modo in cui raccontiamo la nostra arte”.

“Nel tagliare questo nastro”, ha aggiunto Nocerino, “mi preme solo ringraziare di cuore tutta la città di Cremona: un progetto che ha visto i cremonesi protagonisti, a cui si sono aggiunti tanti sponsor. Abbiamo visto poltrone andare ad associazioni benefiche, nipoti dedicarle alle nonne, riempire botteghe di liuteria. Parla di un luogo che resta sempre vivo”. Il sovrintendente è stato a sua volta ringraziato dal sindaco di Cremona Andrea Virgilio: “Dietro ad ogni racconto c’è un lavoro enorme che parla di un teatro che si apre alla città”.

A segnare questo momento è stata Carmen di Georges Bizet, in scena davanti a un pubblico che ha potuto sedersi per la prima volta sulle nuove sedute, risultato di un progetto che ha coinvolto tutta la città e non solo.

Il percorso che ha portato a questo traguardo è iniziato mesi fa con la campagna “La bellezza si rinnova”, che ha permesso di finanziare la sostituzione delle poltrone. Le vecchie sedute erano ormai logorate dall’uso e necessitavano di essere sostituite. Il restauro non si è limitato a un intervento estetico: i nuovi modelli hanno mantenuto la stessa armonia visiva della sala, ma sono stati realizzati con materiali ignifughi, maggiore comfort e attenzione all’accessibilità.

Durante l’estate la platea era stata completamente svuotata, le vecchie poltroncine smontate e messe a disposizione della cittadinanza, attraverso un percorso di crowdfunding.

La prima di Carmen ha quindi assunto un significato speciale: non soltanto apertura del cartellone, che proseguirà nei prossimi mesi con L’elisir d’amore, Nabucco, I Puritani e Don Quijote, ma la anche celebrazione di un rinnovamento estetico e simbolico.

Giovanni Rossi

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