Trasporto pubblico, revisione in
vista. Nuovi "mini" bus per centro
L’amministrazione Virgilio ha iniziato a ragionare su come rendere più appetibile e modernizzare il servizio del trasporto pubblico locale a Cremona. “C’è la volontà di potenziare alcune linee che sono linee molto forti, che i cremonesi utilizzano sempre”, ha detto la scorsa settimana in occasione della presentazione dei nuovi bus elettrici, l’assessore alla Mobilità Simona Pasquali. “Parlo ad esempio del Barriera Po – ospedale, la linea E, un tempo Linea 1, percorsi storici che vorremmo intensificare, anche nei passaggi. Poi ci sono linee introdotte più di recente, come la U, pensata per gli studenti universitari, che collega i parcheggi corona con il nuovo polo universitario, sia il Politecnico che la Cattolica, che chiaramente hanno bisogno, visto il numero di ragazzi, di essere meglio serviti anche dal punto di vista del trasporto pubblico.
“E poi stiamo facendo delle revisioni rispetto anche alle richieste di utilizzo, perché la città cambia e quindi non si può pensare di rimanere fermi a linee che ormai hanno 20-30 anni, che servivano una città che non è più quella di oggi. Sicuramente lavoreremo su queste due linee ma, una volta che arriveranno i mezzi più corti (entro pochi mesi saranno introdotti gli ultimi tre bus elettrici, di 7 metri, ndr) intendiamo riportare anche un’altra linea in centro e liberare definitivamente via Carlo Speranza, quindi il passaggio in Piazza Lodi. Attualmente la linea L è stata riportata in Corso Mazzini, ma manca la linea D, che è quella del Boschetto, e quindi dovremmo riuscire a collegare meglio i quartieri periferici al centro città.
Per quanto riguarda le corse domenicali e festive si dovrà fare i conti con i chilometri di disponibilità in termini di trasporto pubblico, “però cercheremo di trovare altre soluzioni”.
IL 2026 sarà un anno importante dal punto di vista della programmazione, anche perchè i contratti con i gestori sono in scadenza e l’Agenzia regionale del TPL che abbraccia le province di Cremona e Mantova, bandirà una nuova gara internazionale e potrebbero affacciarsi nuovi operatori in grado di offrire alternative ai gestori attuali: Arriva per il capoluogo e la stessa Arriva in sinergia con altri operatori come Autoguidovie, per il restante bacino.
Nel frattempo il Dg di Arriva Andrea Costa ha espresso soddisfazione per l’andamento dei passeggeri nel bacino cremonese: “L’anno scorso abbiamo introdotto una serie di miglioramenti in termini di servizio e di orari che hanno avuto un riscontro proprio sull’utilizzo. Abbiamo registrato una crescita dei passeggeri e c’è un fenomeno importante, quello del turismo: in occasione delle feste più rilevanti si nota un picco deciso di utenza e questo fa di Cremona,in questo momento per noi un’eccellenza importante”.
Nuove proposte e nuvi autobus a emissioni zero per la città di Cremona, dunque, ma vecchi problemi per chi usufruisce del trasporto pubblico locale in provincia. Arriva da Sospiro la segnalazione dell’insufficienza di mezzi durante il periodo scolastico, un “classico” nella vita degli studenti pendolari, peraltro la categoria di utenti più numerosa.
“Mi chiamo Giorgio Forte e abito a Sospiro”, inizia così la segnalazione arrivata in redazione. “Non si possono vedere ancora nel 2025 queste cose inaccettabili: pullman e radiali strapieni di ragazzi ammassati tra di loro, mettendo in pericolo la vita di mio figlio e quella degli altri ragazzi .
Costretti ad andare a scuola a piedi per dei chilometri, perché i mezzi di trasporto sono pieni.
Io mi chiedo: ma la società dei trasporti non vede questo disagio? Però che i soldi dell’abbonamento li prendono subito. Io queste cose le vedo tutti i santi giorni”. gb