La Juvi Cremona rimonta con grinta
Avellino resta fredda e vince 78-68
La Ferraroni Juvi Cremona rimonta con carattere, riapre la partita nel terzo periodo e se la gioca fino agli ultimi possessi. Avellino però resta fredda nei momenti chiave e porta via i due punti al PalaRadi. Finisce 68 a 78, con 20 punti di Garrett e 11 di Bartoli autore di una doppia doppia con 12 rimbalzi. Per la Juvi restano l’energia del pubblico, la solidità del gruppo e segnali di crescita sulla metà campo difensiva. Ora serve trasformarli in continuità.
Bechi sceglie Allinei, Garrett, McConico, Bartoli e Morgillo per l’“anti-Avellino” in una gara che la Juvi vuole portare a casa. Prima infrasettimanale con buon colpo d’occhio al PalaRadi, in tribuna anche l’ex allenatore della Žalgiris Kaunas, Andrea Trinchieri. Cremona mette intensità e agonismo nei primi possessi, ma gli irpini prendono subito la testa del match e a metà periodo guidano 13-9. Rotazioni immediate: dentro Vecchiola e Del Cadia per Garrett e Morgillo, poi Panni per McConico per una Juvi tutta italiana. L’inerzia però resta campana anche dopo il primo time out di coach Bechi: Avellino alza la pressione, sporca le linee di passaggio e induce errori in serie. Il primo quarto si salva in extremis con la perla sulla sirena di Tommaso Vecchiola per il 16 a 24.
La ripresa del gioco cambia tono. Bartoli firma il 18-24 e l’energia di Cremona costringe Avellino a perdere il filo per qualche azione. È una partita diversa: la Juvi insegue, ma l’accesso al ferro per i campani diventa più complicato. La qualità della squadra di Buscaglia a metà tempo riemerge e il margine resta consistente finché Billy Garrett non piazza due triple consecutive che riportano gli oroamaranto sotto la doppia cifra (34-41) pa poco più di un minuto dall’intervallo. L’onda buona la cavalca ancora Vecchiola: tripla del -4 e timeout Avellino. Si va al riposo lungo sul 37-41, con il PalaRadi riacceso. Per la Juvi il migliore è Garrett con 11 punti segnati, gli stessi di Jaren Lewis tra gli ospiti. Bartoli guida la lotta a rimbalzo con 6.
Mani fredde in avvio di terzo, con pochi punti segnati ma tanta intensità difensiva. Cremona resta sotto di un paio di possessi fino a metà tempo. L’intesa Panni-Allinei vale il -2 sul 46 a 48, dopo che Garrett aveva messo a segno la quarta tripla della partita su 5 tentate. Il sorpasso juvino è opera del capitano che mette a segno la sua prima bomba dall’arco per il primo vantaggio di Cremona sul 52 a 51. Si lotta punto a punto nel finale di tempo che si chiude in perfetta parità 58 a 58 grazie alla tripla trasformata da Andrea La Torre.
La Juvi lotta con generosità e tiene i giochi aperti anche nel terzo quarto trascinata dal calore del suo pubblico. Vittorio Bartoli sigilla la sua serata assicurandosi una doppia doppia. Garrett rimette il naso avanti di uno, ma Avellino risponde dall’arco e, a due minuti dalla fine, scappa di quattro con un’altra tripla di Grande. Timeout Bechi. Nel finale i padroni di casa non capitalizzano: un libero sbagliato da Simone Barbante, poi un errore di Travis McConico e, subito dopo, di Billy Garrett. Avellino resta lucida e chiude meglio. Finale amaro per Cremona, che aveva rimesso in piedi la partita con ordine e coraggio, perché alla sirena il tabellone recitava 68-78.
“Peccato. Abbiamo fatto un deciso passo avanti rispetto alla partita di Rimini – ha commentato coach Bechi in sala stampa -, perché nel momento in cui abbiamo traballato sotto i loro colpi, siamo stati bravi e abbiamo tenuto la loro intensità. Sappiamo che Avellino è una squadra di alto profilo e di alto livello. È chiaro che alla fine le condizioni fisiche precarie di alcuni giocatori e la condizione generale sono emerse: abbiamo perso un po’ di lucidità. Negli ultimi secondi ci è mancata la giocata che poteva rimettere la partita. Questo è il basket: lo scarto finale è irrilevante rispetto all’andamento. Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Con Brindisi e Rimini si poteva sperare di vincere, non l’abbiamo fatto: andiamo avanti con fiducia. Questo è un campionato con squadre che puntano in alto. Oggi è venuta fuori una partita degna, aggressiva, combattuta: siamo stati a contatto e non ho nulla da rimproverare ai ragazzi”.
Cristina Coppola