Il portale di Palazzo Stanga
tornerà a splendere al Louvre
Un frammento importante della storia artistica cremonese sta per tornare protagonista a Parigi. Il monumentale portale di Palazzo Stanga, attribuito allo scultore cremonese Giovanni Pietro da Rho (attivo tra il 1480 e il 1508), è infatti oggetto di un accurato intervento di restauro al Museo del Louvre, dove è conservato dal 1877. L’intervento, avviato a settembre, terminerà a dicembre 2025, quando l’opera sarà nuovamente visibile ai visitatori nella celebre Galleria di Michelangelo, una delle più visitate del museo parigino.
Il portale, alto circa sette metri, proviene dal quattrocentesco Palazzo Stanga di Cremona, costruito alla fine del XV secolo dal marchese Cristoforo Stanga, uomo di fiducia di Gian Galeazzo Visconti. L’opera, rimossa nel corso dei secoli dalle successive trasformazioni dell’edificio, fu venduta nel 1870 a un antiquario di Marsiglia e poi acquistata dal Louvre, dove è divenuta uno dei simboli della scultura rinascimentale lombarda.
Scolpito in marmo con figure di Ercole e Perseo, il portale fu in origine l’ingresso principale del palazzo cremonese, oggi parzialmente conservato in via Palestro. Un calco dell’opera originale è tuttora visibile nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Cremona.
Secondo le informazioni diffuse dal Louvre, la struttura è stata collocata nella Galleria Michel-Ange (sala 403) nel 1994 e, nel XIX secolo, era stata ricoperta da una patina bruna che ne alterava i colori del marmo. Dopo uno studio preliminare condotto con il Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (C2RMF), si è deciso di procedere con un delicato intervento di pulitura mediante laser, integrato da un trattamento chimico privo di solventi.
Il restauro, coordinato dalle restauratrici Annabelle Sansalone e Adèle Cambon de Lavalette con una squadra di dodici professioniste, è sostenuto dal Kinoshita Group e consentirà di restituire al pubblico, entro la fine del 2025, l’autentica bellezza del marmo e delle decorazioni.
Attualmente, nella sala 403 del Louvre, l’imponente portale è avvolto da un grande cubo che ne protegge la superficie durante i lavori, proprio di fronte ai celebri Schiavi di Michelangelo, due delle sei sculture eseguite per la tomba di Giulio II, e non lontano dal capolavoro di Canova, Amore e Psiche.
Cristina Coppola – inviata a Parigi