Vanoli storica al PalaDozza,
Virtus battuta 86-69
Una prova di coraggio e lucidità che diventa impresa. La Vanoli espugna il PalaDozza 86-69 piegando i campioni d’Italia con un parziale-monstre nel cuore del match (fino a 28-0), difesa feroce e personalità nei momenti caldi. Durham chiude il conto con due triple pesantissime, Casarin riaccende l’inerzia nell’ultimo quarto, Veronesi (protagonista prima dei falli) e Willis colpiscono dall’arco, Ndiaye mostra tutto il suo talento. La squadra di Brotto regge l’onda bianconera, non trema e porta a casa due punti che pesano come un manifesto: energia, letture, niente paura di vincere.
La Vanoli parte con energia contro i campioni d’Italia della Virtus al PalaDozza, consapevole della serata durissima ma carica di motivazioni. Apre Ousmane Ndiaye, poi Payton Willis tiene avanti Cremona con una tripla; bastano però pochi possessi per il contro-sorpasso bianconero: 12-7 a metà periodo. Il quintetto iniziale Willis, Veronesi, Durham, Ndiaye, Anigbogu, vede ben presto l’ingresso di Sasha Grant per Anigbogu e un momento di apprensione per Giovanni Veronesi, costretto a lasciare il campo per un infortunio. La speranza è che non sia nulla di definitivo. La squadra di Pierluigi Brotto resta comunque a contatto e non lascia scappare la Virtus. Se Alston schiaccia con forza dall’altra parte, Davide Casarin risponde con aggressività, ma anche lui è costretto alla panchina troppo presto per un fastidio al flessore della gamba destra. Due uomini ai box per Cremona e punteggio sul -4 (20-16). L’ingresso di Saliou Niang dà un’ulteriore scossa ai bianconeri, ma Durham non si scompone e tiene viva la Vanoli con un gioco da tre punti e il divario resta invariato con il primo quarto va in archivio sul 23 a 19.
Veronesi e Casarin tornano in campo in apertura di secondo quarto, Payton dalla lunetta fa 2/2 avvicinandosi sul 23-21, ma la Virtus risponde con due canestri consecutivi di Hackett. Due perse consecutive di Cremona consegnano 9 punti di vantaggio ai padroni di casa. Brotto ferma il gioco con il secondo timeout in pochi minuti: la scossa arriva. Ndiaye colpisce dall’arco, Casarin corregge in tip-in il proprio errore e Cremona torna a -4. Cremona mette a segno un 14 a 0 di parziale impreziosito da una magia di Casarin da metà campo che segna la tripla che vale il -1 sullo scadere dei 24″, quindi Grant firma il il sorpasso con una penetrazione pulita. La Virtus sbaglia molto, Cremona resta sul pezzo e tocca il +5 sul 30-35. La tripla del capitano Chris Burns allunga l’inerzia: parziale aperto a 17 punti per gli ospiti. Cuore ed energia per la “piccola” Cremona, che chiude il secondo quarto avanti 41-30, sigillato dalla tripla di Giovanni Veronesi.
La Vanoli riprende da dove aveva lasciato, costringe la Virtus a forzare e trova subito un gioco da tre punti con Durham. Veronesi infila un’altra tripla, Grant appoggia a canestro e il parziale veleggia sul 28 a 0, mentre il PalaDozza comincia a rumoreggiare. Vildoza muove il tabellone dalla lunetta dopo 2’30”, interrompendo un digiuno pesante. Il primo canestro dal campo dopo 13′ arriva dalle mani di Diouf che schiaccia. La Vanoli risponde con un’altra tripla di Willis e una schiacciata di Ndiaye per un incredibile 36-62. Bologna torna a segnare, ma Cremona resta lucida e risponde colpo su colpo allungando fino al +30 (39-69). Unica sbavatura il quarto fallo di Anigbogu. Il terzo periodo si chiude 73-50 per Cremona.
La Virtus prova l’ultimo rientro in apertura di quarto e costringe Brotto al timeout. Cremona rientra concentrata: Casarin risponde alla fiammata dell’ex Akele con una giocata di talento e ripristina il +19. Il quinto fallo di Veronesi pesa, come il -14 firmato da Edwards, ma la Vanoli non si scompone. La partita è ancora lunghissima e Cremona deve restare concentrata per non sperperare il prezioso bottino conquistato con una prestazione fin qui convincente, non deve smettere di lottare e soprattutto non deve aver paura di vincere. La Virtus riapre la partita con Jallow per il 15esimo punto del quarto contro i soli tre della Vanoli. Jones spezza il break e manda un segnale alla panchina. Durham dall’arco, due volte, fa calare il sipario su una serata memorabile. Finisce 69-86.
Cremona manda sei uomini in doppia cifra, Durham su tutto con 17 punti, 14 sono quelli Willis, 11 ciascuno per Veronesi, Jones e Ndiaye autore anche di 9 rimbalzi, 10 i punti di Davide Casarin impresiositi da 7 assist.
Il commento di coach Brotto nella conferenza stampa post partita: “Questa serata è da fuori di testa. Riuscire a battere la Virtus nello stato psicofisico in cui si trovava dopo le due vittorie in Eurolega è stato fantastico. Ho appena detto ai giocatori che è una loro vittoria, l’hanno costruita al termine di una settimana durante la quale non siamo riusciti ad allenarci al meglio. Però loro hanno deciso di venire qui e fare di tutto per giocare la miglior partita possibile. Abbiamo provato a giocarci le nostre carte, evidentemente abbiamo trovato di fronte una Virtus che, rispetto ai suoi standard abituali, non ha performato come ci si aspettava. Penso che un po’ di merito lo abbiamo avuto per il grandissimo atteggiamento difensivo che abbiamo mostrato. Il piano partita è stato rispettato in pieno dai ragazzi, abbiamo provato a non farli giocare comodi. Se gli avessimo permesso di muovere facilmente la palla, probabilmente ci avrebbero schiacciato. Siamo riusciti a incartare i loro giochi in attacco, a non fargli prendere fiducia. Solo nel finale sono stati bravi a tornare in partita, c’è mancato poco che non ci riuscissero; i due canestri di Durham hanno tolto per noi le castagne dal fuoco. Per noi che dobbiamo salvarci, è una vittoria che vale doppio”.
Cristina Coppola