Cerimonia Caduti Nassirya, Virgilio:
"Da Comune impegno concreto"
La commemorazione al Parco Caduti di Nassiriya ha visto la partecipazione delle autorità e un forte messaggio di sostegno ai militari.
Cerimonia commemorativa mercoledì mattina al Parco Caduti di Nassiriya nell’ambito della “Giornata nazionale della memoria per i caduti civili e militari nelle missioni internazionali per la pace”. Come ogni anno erano presenti le autorità civili e militari cittadine e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tutte con i loro labari.
Il momento di raccoglimento si è svolto davanti al cippo che ricorda i civili e i militari morti a causa dell’attentato terroristico che devastò la base italiana Maestrale a Nassiriya, in Iraq, il 12 novembre del 2003.
Dopo il saluto iniziale alle autorità presenti e l’Onore ai Caduti, due militari hanno deposto la corona di alloro davanti al cippo commemorativo. Sono quindi stati letti i nomi dei Caduti di Nassiriya.
Infine ha preso la parola il sindaco, Andrea Virgilio, che ha salutato i presenti e dato un simbolico abbraccio da parte della città ai familiari delle vittime. “Sosteniamo, come istituzioni e come comunità, la richiesta avanzata in Parlamento di riconoscere ai caduti di Nassiriya la Medaglia d’oro al valor militare” ha detto il primo cittadino. “È un atto che può unire, non dividere”.
“Ricordiamo tutti quel giorno di ventidue anni fa: un dolore che attraversò l’Italia intera, oltre le differenze di opinione su come agire in Iraq” ha sottolineato ancora. “Quel dolore non sbiadisce. Oggi si accompagna alla gratitudine verso le donne e gli uomini in divisa che difendono la sicurezza del nostro Paese e, in tanti teatri del mondo, rischiano la vita per prevenire la guerra e costruire la pace”.
Non è mancato un riferimento a oggi, quando “l’Italia è impegnata in teatri dove sicurezza e diplomazia camminano insieme. Missioni diverse, un unico obiettivo: proteggere vite e rotte, sostenere istituzioni locali affidabili e creare le condizioni politiche e umanitarie perché la pace sia praticabile. Da Cremona, città di lavoro e di scuola, rinnoviamo oggi la nostra vicinanza a chi è impegnato all’estero e alle loro famiglie: la sicurezza del Paese inizia anche dalla cultura della pace che coltiviamo qui”.
Dopo gli eventi in Medio Oriente, “il rischio di escalation rimane alto: il lavoro dei nostri militari e dei nostri diplomatici è prezioso proprio perché tiene insieme sicurezza e diplomazia. E qui sta un primo punto fermo: la difesa del Paese non si misura solo con i mezzi militari, ma con la capacità di aprire varchi politici e sostenere processi di pace realistici”.
Non è mancato un riferimento all’impegno diretto di Cremona: “Da questa città, abituata al lavoro silenzioso e alla precisione, terra di liuteria e di fiume, vogliamo dare alla parola “memoria” un contenuto concreto” ha evidenziato Virgilio, che ha annunciato anche l’impegno dell’amministrazione comunale “a valorizzare, in collaborazione con le scuole e le associazioni combattentistiche e d’arma, percorsi di educazione civica e di cultura della pace rivolti ai più giovani; a sostenere i momenti pubblici di riconoscenza verso le Forze Armate, le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile, che servono la collettività in Italia e all’estero; a mantenere vivo, ogni 12 novembre, un appuntamento civico che unisca istituzioni, famiglie, mondo del volontariato e cittadinanza davanti al Monumento ai Caduti, perché nessun nome venga dimenticato”.
LaBos