Chiesa

Cattedrale di Santa Maria Assunta,
il 40° anniversario del restauro

A 40 anni dal restauro più imponente che abbia mai interessato la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Cremona, ripercorriamo le tappe fondamentali insieme all’attuale Rettore, nonché Incaricato Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, don Gianluca Gaiardi.

La facciata e in particolare il rosone, insieme ad altri elementi che la compongono, fu uno dei punti cardine dell’intervento. “Nel 1985 iniziarono i lavori che coinvolsero l’intero edificio, partendo proprio dalla facciata perché presentava grossi problemi strutturali ad esempio lo spanciamento del rosone” racconta don Gaiardi, spiegando che “L’ufficio Beni Culturali al tempo non esisteva, c’erano altre realtà che mons. Voltini in qualità di Vicario Generale e storico dell’arte riuscì a far collaborare tra cui il Comune di Cremona, la Provincia, Regione Lombardia, la Soprintendenza, poi i privati come la Fondazione Arvedi Buschini”.

Mentre dell’intervento esterno si sono occupati l’architetto Melioli e l’ingegnere Galli, internamente sono diversi i restauratori che si sono susseguiti nell’operare sugli affreschi tornati così all’antico splendore. “Le opere d’arte caratterizzano davvero la nostra Cattedrale, non dobbiamo dimenticare Boccaccio Boccaccino di cui ricorrono i 500 anni dalla morte” commenta don Gaiardi, ricordando inoltre la partecipazione all’evento inaugurale del dottor Paolucci, che nel tempo ricoprì gli incarichi di Ministro della Cultura e Direttore dei Musei Vaticani, il quale “definì la nostra Cattedrale la Cappella Sistina della Valpadana”.

Il servizio di Federica Priori

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