Politica

Nidi estivi, l'assessore Mozzi:
"Nessuna sospensione del servizio"

L'assessore alle Politiche Educative smentisce le voci sulla chiusura dei nidi estivi a Cremona: "Le famiglie non hanno richiesto chiarimenti. Servizio essenziale confermato fino al 31 luglio".

Dopo le preoccupazioni sollevate da alcuni genitori e anche dall’opposizione sulla soppressione del servizio degli asili nidi estivi a Cremona, arrivano le rassicurazioni dell’assessore alle Politiche Educative Roberta Mozzi.

“Mi sento di rassicurare le mamme – afferma  rispetto alla volontà dell’Amministrazione di assicurare questo servizio, che noi per primi riteniamo essenziale”

Mozzi chiarisce quindi la questione: “Queste mamme preoccupate non hanno mai richiesto un’interlocuzione con me o con la dirigente del Settore per chiarire eventuali richieste. Le signore hanno preferito basarsi sul “sentito dire”, anziché andare alla fonte e verificare con noi la correttezza dell’informazione intercettata, basata per altro su diverse imprecisioni.

“Deve esserci stato un fraintendimentola chiusura del servizio il 10 luglio non riguarda i nidi estivi, ma la normale attività delle nostre scuole. La legge regionale prevede infatti che dal 2026 la chiusura dell’anno educativo si protragga dal 30 giugno al 10 luglio, garantendo a tutti gli iscritti i 205 giorni di scuola previsti.

“Questo vale per i nidi (fascia 0-3), ma tenendo conto delle esigenze delle famiglie, che spesso hanno bambini di età diverse, abbiamo protratto anche l’attività delle scuole dell’infanzia sino al 10 luglio, grazie alla collaborazione delle nostre maestre.

“Quello che i genitori sembra non abbiano compreso – incalza Mozzi – è che, in realtà, i primi dieci giorni di luglio rientrano nell’attività scolastica regolare. Quindi la data della chiusura del 10 luglio implica, per i nidi, il termine dell’attività obbligatoria, cioè quella che il Comune deve garantire ai bambini”.

Questo non significa però che l’Amministrazione abbia deciso di eliminare i nidi estivi, che sono un servizio diverso e non obbligatorio e a completo carico del bilancio comunale. “Dietro a questo servizio – contiua l’assessore – che noi riteniamo essenziale, c’è un grande sforzo organizzativo perché non possiamo ricorrere alle docenti a tempo indeterminato, che hanno diritto alle ferie, ma non vogliamo lasciare bambini così piccoli senza insegnanti conosciute: per questo stiamo intervenendo cercando di mantenere sulle sezioni almeno le maestre a tempo determinato, che i piccoli già conoscono, perché abbiano un punto di riferimento sicuro.

“Certo non potremo garantire l’apertura di tutti i nidi, ma rispetto alle richieste basate sul dato “storico” (circa una settantina), siamo sicuri di poter garantire il servizio fino al 31 luglio, mantenendo attiva almeno una struttura, ma coprendo le sezioni”

“Non si comprende l’allarmismo – conclude Mozzi –  anche perché da sempre la raccolta delle richieste per il nido estivo parte a gennaio: perciò ci si chiede come mai a novembre, senza richiedere nemmeno un incontro che avrebbe fugato certe paure, sia partita questa raccolta firme (di cui però non abbiamo ricevuto alcun riscontro), alimentando notizie non corrette, che certamente non gioveranno a tante altre mamme non coinvolte in questa polemica sterile e strumentale”.

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