Giovanni Lucchi, a Cremona
il ricordo del M° archettaio
Al Museo del Violino il ricordo di Giovanni Lucchi, M° archettaio protagonista della liuteria del Novecento
Nell’arco di una vita è il titolo al contempo del libro autobiografico e dell’incontro dedicato all’indimenticato archettaio organizzato mercoledì al Museo del Violino di Cremona: il Maestro Giovanni Lucchi è stato omaggiato da diversi relatori e un pubblico accorso numeroso.
Virginia Villa, direttore generale del Museo del Violino, ha sottolineato come Lucchi fosse un protagonista della liuteria del Novecento che ha sempre mantenuto un legame stretto con la città del Torrazzo, dove si era traferito per guidare il corso di archetteria e poi era rimasto aprendo bottega.
Mentre Maria Luisa D’Ambrosio, presidente Commissione Cultura del Comune, ha evidenziato quanto il patrimonio culturale del Maestro sia vivo ancora oggi; ad esempio il LucchiMeter, strumento avveniristico ideato per misurare le caratteristiche vibrazionali dei materiali.
In dialogo con il direttore artistico di STRADIVARIfestival Roberto Codazzi, il figlio di Giovanni Lucchi, Massimo, che come la sorella Marta ha seguito le orme paterne, ha tracciato un ricordo intrecciando famiglia e professione.
Il Conservatore delle Collezioni Riccardo Angeloni ha quindi ringraziato per la donazione di sette archetti del Maestro da parte della Fondazione Lucchi Onlus, infine la musicista Annika Starc ha suonato tre brani con lo Stradivari Vesuvio 1727 e proprio un arco Lucchi.
Il servizio di Federica Priori