Cronaca

Gerre: in via XXV Aprile
lavori terminati e tante novità

Il servizio di Andrea Colla

Nuovi marciapiedi, un nuovo sistema idrico e qualche aggiunta, per rendere la viabilità interna più sicura e pratica.
Dopo alcune settimane di lavori, si sono conclusi gli interventi di riqualificazione urbanistica portati avanti dall’amministrazione di Gerre de’ Caprioli, nella frazione del Bosco ex Parmigiano.
Ad essere interessata da un completo restyling, è stata Via XXV Aprile, una delle strade principali e più trafficate del paese, vicina al centro sportivo.

A spiegare quanto fatto, il sindaco di Gerre Michel Marchi.
“Si tratta di un intervento urbanisticamente molto rilevante – commenta il primo cittadino – perché trasforma una strada che sembrava una tangenziale in mezzo al paese in una vera strada urbana: ci sono marciapiedi a norma, aiuole con mitigazione a verde, un sistema quindi più gradevole anche per le abitazioni”.
“Il tutto – prosegue Marchi – con un obiettivo: restringere fisicamente la strada e ridurre la velocità senza ricorrere necessariamente ai percorsi sanzionatori di un autovelox piuttosto che di un vigile”.

Realizzati poi alcuni pozzi perdenti per facilitare il deflusso delle acque piovane e ridurre il rischio di allagamenti.
Non solo: tra gli interventi, anche la creazione di una nuova strada della superficie di circa 350 metri quadrati, che consentirà ai residenti di una porzione del territorio di uscire più agevolmente senza utilizzare un argine consortile.
A finanziare questi lavori, costati circa 50 mila euro, lo Stato italiano con un apposito bando.

“Anche in questo caso – aggiunge in merito il sindaco – abbiamo imposto molta attenzione alla permeabilità del manto stradale, trasformando quindi un’area verde in strada. Abbiamo voluto inoltre la realizzazione di quattro pozzi perdenti, totalmente autonomi con un deflusso garantito di 10 mm/ora di pioggia di tenere la strada completamente scollegata dalla rete fognaria“.

“La strada – conclude – avrà una sua permeabilità automatica; questo ci consentirà di non aggravare ulteriormente il sistema fognario con le acque di prima pioggia”.
Andrea Colla

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