Mense scolastiche, resta Camst
Vinto l'appalto fino al 2031
Una sola offerta pervenuta, ma sufficiente ad assegnare la gara d’appalto per la gestione delle mense scolastiche cremonesi. A fronte delle tre domande presentate, l’unica offerta ricevuta dal comune è stata quella della cooperativa bolognese Camst, che continuerà dunque a gestire il servizio di ristorazione per nidi, scuole dell’infanzia e primarie del territorio, oltre agli eventuali centri estivi.
Il nuovo appalto scatterà dal 1° gennaio e avrà una durata di sei anni, con la possibilità di una proroga di ulteriori tre, per un valore complessivo di quasi 30 milioni di euro. Contestualmente è previsto un aumento del costo del singolo pasto, che passerà da circa 5,50 euro a quasi 6 euro. Una scelta motivata dall’amministrazione comunale con la volontà di puntare con decisione sulla qualità, in particolare delle materie prime, e non solo sull’aspetto economico.
Da gennaio il servizio entrerà quindi in una nuova fase, anche se le novità verranno introdotte in modo graduale nel corso dei prossimi mesi. Il nuovo capitolato recepisce infatti molte delle richieste avanzate dalle famiglie e dai comitati genitori.
Tra i principali cambiamenti figura l’aumento della percentuale di prodotti biologici utilizzati. È inoltre prevista un’analisi sistematica degli avanzi e un monitoraggio degli scarti, insieme all’implementazione di un servizio di ascolto rivolto a bambini, genitori e insegnanti per valutare il gradimento dei pasti serviti in mensa.
Particolare attenzione sarà dedicata anche alla formazione del personale e all’introduzione di uno sportello dietologico. Le cucine saranno aperte ai familiari almeno due volte l’anno, offrendo la possibilità di assaggiare in anticipo eventuali modifiche al menù.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una ricerca sulle abitudini alimentari delle famiglie, con il coinvolgimento di testimonial nazionali, come la docente universitaria Antonella Viola, e di chef stellati, chiamati a contribuire alla divulgazione delle buone pratiche in cucina.
Infine, per rendere il momento del pranzo più educativo e coinvolgente, educatori entreranno nelle mense con animazioni e racconti, trasformando il pasto in un’occasione di crescita e condivisione.
Giovanni Palisto