Cronaca

Padania acque, modifiche
allo statuto: tutto rimandato

Tutto liscio, invece, per gli altri punti all'ordine del giorno, che riguardavano i conti del bilancio del primo semestre 2025 e il budget del prossimo anno. I dati mostrano una società in ottima salute

La sede di Padania Acque

Che sarebbe stata una votazione complicata già si ipotizzava alla vigilia dell’incontro; la votazione poi è andata a trasformare i rischi in realtà. A causa di un tasso di astensione superiore al 45%, l’assemblea straordinaria dei soci di Padania Acque ha bloccato la proposta di modifica allo statuto.

La riunione, indetta in sala Stradivari negli spazi di CremonaFiere, ha chiamato a raccolta i 110 soci sindaci del territorio e il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, detentori delle quote della società in house, per discutere sull’inserimento di nuove regole per la nomina del Consiglio di amministrazione del gestore idrico integrato e del Consiglio sindacale. Proposta già approvata in tutti i consigli dei diversi enti, ultimo in ordine di tempo nella mattinata di oggi dal Comune di Cremona.

Nella foto, da sinistra, il direttore generale Stefano Ottolini, la consigliera Luana Piroli, l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi, il presidente Cristian Chizzoli, la consigliera Francesca Scudellari e il consigliere Bruno Paggi

Nello specifico, a votare a favore è stato il 53,57%, gli astenuti sono stati invece il 46,43%; il quorum, fissato al 66%, non è quindi stato raggiunto proprio come la maggioranza dei soggetti a favore, che essendo in seduta straordinaria era ai 2/3 degli aventi diritto.

Una spaccatura non da poco, non solo tra i più classici schieramenti, ma anche all’interno dello stesso centrosinistra (con diversi sindaci di ala che hanno deciso di astenersi).

Tutto liscio, invece, per gli altri punti all’ordine del giorno, che riguardavano i conti del bilancio del primo semestre 2025 e il budget del prossimo anno.

L’assemblea dei soci, con una partecipazione pari al 95,04% del suo capitale sociale, ha infatti approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2026. Nel corso dei lavori, il direttore generale Stefano Ottolini ha illustrato la relazione semestrale sull’andamento della gestione aziendale, evidenziando risultati ampiamente superiori a quanto previsto, sia dai covenant finanziari che dal Piano economico finanziario approvato dagli azionisti e bancato.

I dati mostrano una società in ottima salute: ricavi pari a 40,5 milioni di euro, margine operativo Lordo di 20,4 milioni di euro e un piano di investimenti superiore a 20 milioni di euro entro la fine dell’anno.

Tornando alle modifiche statutarie, invece, nulla di fatto, con un tema posticipato ai primi mesi 2026.

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