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Audero: "Un punto qui
è molto pesante"

Emil Audero

In conferenza stampa, dopo lo 0-0 tra Lazio e Cremonese, il portiere grigiorosso Emil Audero.

Un punto importantissimo dopo un primo tempo teso, alla ripresa una gara movimentata. 

E’ stata una partita bella soprattutto in termini di applicazione e intensità da parte nostra. Un punto qui è molto pesante, potevamo forse gestirla meglio in alcune occasioni ma siamo stati lucidi fino alla fine, bravi noi a rimanere in partita fino alla fine e a gestire anche il gioco in alcuni frangenti.

Quanto siete soddisfatti della fase difensiva e della porta inviolata a fine gara?

Siamo contenti, possiamo essere ancora più cinici perché in una partita devi sfruttare anche le poche occasioni che hai. Chi entra in campo deve dare il massimo, Folino ha fatto un buon lavoro alla sua prima da titolare. Il mister non guarda in faccia nessuno e si vede poi l’impegno di tutti a farsi trovare pronti quando serve.

Il mister parla spesso di identità, oggi ne è stata la riprova.

Sono d’accordo, c’è stata grande applicazione da parte di tutti. La fase offensiva è una fase dove devi sfruttare le occasioni che hai, su questo dobbiamo migliorare. La prestazione c’era stata anche a Torino, episodio dubbio a parte, ma noi non dobbiamo farci distrarre.

Usate molto spesso i tuoi lanci a scavalcare la difesa, oggi non l’avete sfruttata. 

La Lazio fa una pressione molto tattica e ti indirizza dove vuole lei chiudendo un lato e poi difendendo dall’altro molto forte. Devi quindi mantenere possesso e andare avanti palla al piede, quindi oggi la richiesta del mister era quello di tenere palla e fare i giri per muovere la difesa.

Le squadre neopromosse costruiscono la salvezza in casa, voi al contrario. Siete più compatti in trasferta, come mai?

Non so se sia un caso, il nostro approccio però è sempre lo stesso. Più che il fattore campo, noi ci approcciamo alle partite sempre con il giusto spirito e ne siamo consapevoli, dobbiamo continuare con questa garra e non fare calcoli o guardare la classifica.

Lorenzo Scaratti

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