Oggetti d'epoca e tradizioni:
il presepe contadino di Olmeneta
Statue a grandezza naturale, inserite nel contesto rurale che ben caratterizza i paesi della bassa padana.
Siamo a Olmeneta, nei pressi della cascina di proprietà della famiglia Piacentini; qui, tutti gli anni da 15 anni, viene allestito un particolare presepe dedicato alla civiltà contadina.
Sotto casette di legno trovano spazio paioli per la polenta e macchine da cucine, immancabili in ogni casa rurale fino pochi decenni fa, ma anche culle in legno, giochi e giocattoli di una volta, fino alla più classica natività: statue e oggetti diventati parte della storia di un intero territorio, rimasti nella memoria e nella vita di tanti cremonesi forse oggi non più giovanissimi.
“L’idea nasce dal ricordo – commenta Pierangela Groppelli, curatrice insieme al marito Francesco Piacentini e a Mauro Pellegri -; ci dispiaceva perdere parti della nostra storia e per non far dimenticare quello che siamo stati abbiamo deciso di allestire nella nostra cascina, poco alla volta e sempre ingrandendolo, questo presepe. Racconta della vita di allora, anche quella dura e difficile; c’è naturalmente la parte sacra, affiancata da scene di vita quotidiana”.
Un tuffo nel passato quindi ricamato e ricostruito con maestria dai padroni di casa, il presepe che vede sia manichini flessibili, legno e gomma a piuma, sia statue in vetro resina è pensato e ampliato di anno in anno.
“Tanti progetti ci frullano in testa – aggiunge Pierangela – e quando si comincia a smontare il tutto iniziamo già a pensare a quello dell’anno seguente. Il tema di quest’anno sono i giochi dei bambini; sono quindici anni che lo facciamo ed ogni volta è diverso. Un modo per mamme e nonne, nonni e papà per rivivere parti della loro vita”.
Il presepe è visitabile ad Olmeneta nei pressi di via Cimitero Vecchio fino a metà gennaio 2026.
Andrea Colla