Cronaca

Fusione Lgh-A2A, l'opposizione gioca le sue ultime carte

All'indomani della presentazione, da parte di A2A, dell'offerta vincolante per l'acquisizione del 51% di Lgh (per 125 milioni), lo scontro politico sulla questione si inasprisce. Duro l'attacco da parte dei partiti dell'opposizione, che gridano alla manovra per 'svendere' Lgh.

“Questo matrimonio non s’ha da fare”. All’indomani della presentazione, da parte di A2A, dell’offerta vincolante per l’acquisizione del 51% di Lgh (per 125 milioni), lo scontro politico sulla questione si inasprisce. Duro l’attacco da parte dei partiti dell’opposizione, che gridano alla manovra per ‘svendere’ Lgh.

Nel documento, a firma di Marcello Ventura (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale), Federico Fasani (Ncd), Alessio Zanardi (Gruppo Misto), Lucia Lanfredi (Movimento 5 Stelle), Ferruccio Giovetti (Forza Italia), M. Vittoria Ceraso (Obiettivo Cremona con Perri), Alessandro Carpani (Lega Nord – Basta Euro), i consiglieri si chiedono “cosa è stato fatto in questo anno e mezzo dai Presidenti , dai CDA nominati dal Sindaco e dai consulenti chiamati non a poco prezzo? Niente! Un’azienda, per di più pubblica, si amministra considerando non solo la parte finanziaria, ma anche quella industriale” evidenziano.

E fare un piano industriale vuol dire “fare una politica di progettualità, di investimenti a medio e lungo termine per il bene dell’azienda” continuano i firmatari. “Proprio perché il mercato sta cambiando andava fatto questo. Invece è stata presa in considerazione solo la parte finanziaria”. L’opposizione ha da dire anche sui modi: “L’Assessore Manzi ed il Presidente Siboni stanno giocando da mesi ad azzerare Aem per portarla verso l’insolvenza. Perchè di questo si tratta: se non si ripianano i debiti con proposte e si rifiutano di proposito determinate soluzioni da mesi, i passaggi tecnici che vanno oltre la volontà propositiva delle banche portano obbligatoriamente all’insolvenza. Quindi l’unica possibilità diventa quella di vendere!”.

La minoranza fa quindi appello direttamente a Gianluca Galimberti: “Sindaco prima di valutare l’offerta di A2A arrivata ieri nei termini da noi annunciati nella riunione dei capigruppo, si accerti bene di questa situazione, non diventi complice di questo disegno negativo. Lei sta svendendo Lgh su ordine del Pd, lasciando tutto il potere decisionale nelle mani di A2A. La futura società sarà un gran ‘poltronificio'”.

L’ingresso di A2A nel capitale sociale di Lgh con una quota pari al 51% “è una operazione folle e pericolosa per il nostro territorio – incalza l’opposizione, evidenziando come Lgh perderà tutto il proprio potere decisionale -. La valutazione di 250 milioni potrebbe essere anche più bassa di 30 milioni circa se non vanno in porto una serie di questioni legate ad assunzioni e termovalorizzatori. Da indiscrezioni certe sappiamo che il cda avrà 7 membri di A2A e 6 di Lgh e anche il collegio sindacale prevede la maggioranza di A2A. Il Presidente andrà ad Lgh con poteri di audit interno, di reporting e di rappresentanza sul territorio (cioè il nulla), mentre l’amministratore delegato sarà in capo ad  A2A con poteri di attuazione del piano industriale che modifica ed integra in autonomia (cioè potere totale). Le votazioni saranno a maggioranza semplice senza variazioni significative o a maggioranza qualificata per modifiche di voci specifiche riservate. Quindi cosa contiamo? Dov’è la difesa della governance per la tutela del territorio? Alla maggioranza diciamo: fermatevi un attimo, valutate il perché di questo comportamento, non fatevi convincere da “balle spaziali” che vi vengono raccontate”.

I firmatari si rivolgono anche a quella parte di maggioranza che non sembra granché convinta dell’operazione. “Nella riunione dei capigruppo, le perplessità di Sel, attraverso il consigliere Bonali, erano evidenti; lo stesso Pd, attraverso il consigliere Bona, ha chiesto di considerare i quattro punti sui quali combattiamo da tempo: occupazione, governance, sociale ed economico. E l’Avv. Carletti, segretario provinciale dei Socialisti, in maggioranza con il Pd, perché non prende una posizione come hanno fatto i socialisti cremaschi?. Non si possono fare proposte concrete e costruttive se neanche i consiglieri di maggioranza sanno la verità.

L’ultima richiesta, è quindi di trasparenza: cosa sta realmente accadendo? “Vogliamo sapere la verità, vogliamo fermare ciò che stanno facendo, vogliamo che tutti i cittadini siano messi al corrente delle varie opportunità che ci sono sul mercato. Anche di quelle di fare operazioni con aziende alla nostra portata”.

Infine, i dubbi sulla legittimità dell’operazione “Lgh è pubblica: come mai non è stata fatta una gara ad evidenza pubblica ma una trattativa privata? Questo è quantomeno strano. A questo proposito nelle prossime settimane potrebbero esserci delle sorprese non molto piacevoli. Come è quantomeno strano come è stato redatto il bando europeo vinto da Albion per individuare l’Advisor. Concludendo ribadiamo che anche l’offerta economica è insufficiente; per questo ci chiediamo cosa ci sia realmente dietro a questo processo e che benefici possano esserci per Cremona e il suo territorio. Quale certezza occupazionale c’è per i dipendenti di Lgh? Che capacità avrà l’Amministrazione Comunale di intervenire, attraverso Aem spa, nei futuri piani industriali della nuova società? In che territori verranno dirottati i nuovi investimenti? La nostra posizione è molto chiara: rifiutare la proposta di A2A, difendere il nostro territorio da colossi che non hanno nulla a che vedere con una società vicina al cittadino, invitare Lgh a creare alleanze sul territorio con realtà simili”.

Anche sul fronte cremasco non mancano le proteste: da parte del Movimento 5 Stelle è arrivato forte il no a questo matrimonio. Tanto che i consiglieri pentastellati, Alessandro Boldi e Christina di Feo, lunedì durante il consiglio comunale, hanno regalato alla Giunta una torta nuziale. “Torta che simboleggia la fusione delle due società ma, soprattutto, l’ ennesima spartizione di fette di potere ai danni dei cittadini” hanno evidenziato i consiglieri.

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