Bici vietate in corso Matteotti, la Fiab raccoglie 730 firme in un giorno «E’ stata una scelta sbagliata basata su logiche politiche»
730 firme in un giorno. I cremonesi hanno risposto così all’appello della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che sotto il Torrazzo, durante la Festa del Volontariato di domenica, ha organizzato una raccolta firme contro il divieto di transito in corso Matteotti. «Non abbiamo fatto altro che raccogliere l’istanza popolare – ha commentato Piercarlo Bertolotti, presidente Fiab (nella foto) -. Le persone sono venute appositamente al banchetto per firmare. Continueremo la raccolta in attesa di nuove verifiche sul campo».
Già la scorsa settimana, a pochi giorni dall’inaugurazione del Corso e dopo una serie di polemiche, la Giunta ha fatto sapere di essere alla ricerca di soluzioni alternative. «La protesta – ha continuato Bertolotti – è contro una scelta politica dell’amministrazione che ha deciso di fare un senso unico in corso Matteotti. I tecnici, poi, si sono dovuti adeguare a questa situazione non potendo fare un pista ciclabile contromano perché le indicazioni dal Ministero sono diverse e non potendo fare una pista ciclabile protetta perché non ci sono ancora le condizioni».
La pressione della Fiab sull’amministrazione, dunque, è quella della revisione della viabilità del tratto interessato dal nuovo divieto a prescindere dalle proteste dei commercianti. «Se si passa da corso Matteotti – ha concluso il presidente Fiab – si vedono auto parcheggiate e negozi vuoti. Bisogna optare per un corso più vivibile, magari con il varco all’altezza di via Fodri, e svincolarsi dalle richieste dei commercianti. Questo non vuol dire sminuirli, ma rivalutare il corso investendo sui ciclisti che sono i maggiori fruitori di quel tratto di strada».
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