Occhio a Matteo il Rottamatore
E’ vero, come dicono i malignazzi, che il vecchio Pd è quasi rottamato sotto i colpi dell’uragano Matteo? E’ vero che gli Under 40 di tutti i partiti vogliono spedire a casa i dinosauri della Politica che da troppi anni sguazzano nello stagno incassando privilegi di ogni genere? Ci riusciranno?
E’ vera una cosa: tutti i partiti sono in sofferenza. Tira aria di bufera al loro interno, è in atto un conflitto generazionale fra i “quadri”, i “vecchi” sembrano al capolinea;mentre annaspa l’economia, mentre l’Europa ci chiede riforme “pesanti” che fanno già rullare i tamburi sindacali, mentre gli islamici al potere hanno già scaricato i rivoluzionari tunisini: il burattinaio Sarkozy ha regalato la Libia al Qatar e al fondamentalismo. Altrochè “primavera araba”! Viviamo un momento (storico) di sconquassi e scosse di assestamento. Queste cose si sa come cominciano, non come finiscono.
Renzi, dicevamo. La sua “tre giorni” di proposte, in scena alla stazione Leopolda di Firenze, chiamata “Big Bang” – una convention per dare battaglia al gruppo dirigente del Pd – ha fatto molto rumore ottenendo una vasta visibilità. Bersani ha cercato di oscurargli la scena incontrando un po’ di giovani a Napoli, ma non ce l’ha fatta. Il giovane sindaco (37 anni il prossimo 11 gennaio) ha compiuto la sua opera demolitrice facendosi ospitare, nella serata conclusiva, da Fabio Fazio che conduce quello che per la sinistra è il programma dei programmi. Morale: paginate ovunque, tutti ipnotizzati da questo “giovane, rampante, arrogante e antipatico al punto giusto, sollecitatore di idee vaghe ma seducenti, alfiere del nuovo contro il vecchio, figlio in qualche modo di Prodi e dell’ala più dinamica di Comunione e Liberazione” (Giorgio Dell’Arti).
Quest’aria di modernità che il giovane sindaco si porta addosso come un tabarro fa impazzire i dinosauri democratici. E più ancora fa impazzire la trovata delle cento idee, già usata in passato per far fuori i candidati di D’Alema e Bersani alle amministrative di due anni fa (Renzi ha preso il 47,57% al primo colpo, poi il 59,96% al ballottaggio sull’ex portiere del Milan, Giovanni Galli). Cento idee non sconvolgenti, già sentite, ma utili alla causa. Esempio: basta dare quattrini ai partiti, basta vitalizi a lorsignori, dimezziamo il numero dei parlamentari, riformiamo le pensioni, introduciamo il reato dell’omicidio stradale, cancelliamo le Camere di Commercio. Ma,soprattutto, a casa queste facce vecchie, rugose, che campano da decenni con la Politica e sono sempre gli stessi. Ha detto il ragazzo:” Sarebbe facile dire che Bersani ha 15 giorni meno di mio padre, ma non farò questo errore”. Ed intanto l’ha detto. Ha voglia Bersani di dire che “le idee d Renzi sono vecchie dagli anni ‘80”. Ma intanto il Rottamatore avanza, Bersani invoca il voto anticipato ad aprile (Renzi non potrebbe candidarsi) Rosamunda Bindi odia Matteo ma c’azzecca: “Se Renzi vuole fare le primarie sarà bene che esca dal Pd”. Questo il Rottamatore lo sa. Sa che se resta nel Pd la sua scommessa è persa in partenza perché verrebbe risucchiato dalle logiche di potere del partito. Per farcela dovrà correre da solo e dar voce agli elettori moderati liberali. Una impresa. Che anche l’Europa segue con attenzione. Ma finchè a sinistra tira quest’aria, l’Europa non mollerà Berlusconi. Almeno sa con chi parla.
Enrico Pirondini