Cronaca

Riconosciuta "pubblica utilità" al recupero dell'ex Casa "La Pace" Sarà Residenza sanitaria e Comunità alloggi per anziani e disabili

– FOTO FRANCESCO SESSA

Riconosciuta dalla Giunta la “pubblica utilità” al recupero della ex Casa di cura “La Pace” di via Massarotti. L’intervento è ad opera della Fondazione “La Pace” Onlus ed è finalizzato alla realizzazione di residenza sanitaria e comunità alloggi. L’operazione vede impegnati il cav. Giovanni Arvedi, la diocesi e quattro case di riposo di ispirazione cattolica: Casalmorano, Castelverde, Cingia de’ Botti e San Bassano, cui bisogna aggiungere la Mutua del Clero e diverse cooperative cattoliche. La nuova struttura consisterà in quattro unità: una Residenza Sanitaria Assistita costituita da 7 nuclei di 12 posti per un totale di 84 posti letto e un Centro Diurno integrato per 20 utenti, una Comunità Alloggio per 14 posti letto e 6 mini Alloggi Protetti di due posti ciascuno.
Ecco i contenuti dell’Atto Unilaterale d’obbligo firmato dal presidente della Fondazione Umberto Lonati, condizione necessaria per il rilascio del provvedimento edilizio abilitativo all’esecuzione delle opere.
“L’intervento edilizie, oggetto di richiesta di Permesso di Costruire, sarà destinato ad attività, inizialmente previste, socio sanitarie ed assistenziali rivolte ad anziani e disabili, onde assicurare un’offerta assistenziale adeguata alle esigenze della Città di Cremona in conformità agli scopi dello statuto; la struttura sarà pertanto ad uso esclusivo della Fondazione La Pace ONLUS, che si impegna a non adibirlo ad altre destinazioni diverse da quelle descritte nel presente atto. La chiesa sarà aperta al pubblico durante le ore diurne. Le aree scoperte pertinenziali saranno ad uso esclusivo della struttura e dedicate in parte a parcheggio pergli automezzi dei dipendenti, dei parenti degli ospiti e dei visitatori , in parte a giardino per gli ospiti. L’intervento edilizio sarà realizzato secondo il progetto redatto da Studio Beltrami Architettura e Studio diIngegneria Brambilla, così come approvato dagli organi comunali competenti. Gli immobili in oggetto, in caso di cessazione del servizio, verranno in ogni caso convertiti ad altri scopi diinteresse pubblico ed anche in tale eventualità, sarà effettuata da parte dell’Amministrazione Comunale, laverifica della sussistenza del nuovo interesse pubblico proposto riservandosi la possibilità di autorizzare omeno tale nuova funzione”.

 

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