Cronaca

Rapina il bar, riconosciuto dal giubbotto

E’ un dipendente della “Marcegaglia” di Casalmaggiore l’uomo condannato per aver messo a segno una rapina al bar Centrale di Casalmaggiore il 26 ottobre del 2009. Il collegio dei giudici (presidente Pio Massa, a latere Andrea Milesi e Francesco Sora) ha condannato Armando Petrilli a due anni e 800 euro di multa, pena sospesa. Per l’imputato, il pm Fabio Saponara aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. L’uomo era stato visto in volto da una tunisina che al momento del colpo stava facendo le pulizie all’interno delle sale della biblioteca di Cremona. Dalla finestra del secondo piano la donna aveva assistito alla fuga di due uomini, uno dei quali indossava un giubbotto blu con la scritta “Marcegaglia”. La donna, che ha testimoniato al processo, ha sostenuto di averlo visto bene in volto. “Stava correndo e ad un tratto ha alzato la cuffia che indossava e l’ho visto in faccia”. La teste ha affermato di conoscere di vista l’imputato. “Abita nelle vicinanze della biblioteca, lo vedo sempre il sabato accompagnato da una signora bionda”. Nella scorsa udienza Petrilli era presente in aula. “Gli assomiglia molto”, ha detto la tunisina, invitata dal pm a riconoscere l’imputato quale autore della rapina. Subito dopo la fuga dei due rapinatori, di sua iniziativa la donna si era presentata dai carabinieri per raccontare l’accaduto. Il bottino della rapina era stato di 900 euro.

Sara Pizzorni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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