Cronaca

Partiti 170 cremonesi in pellegrinaggio a Lourdes con l'Unitalsi

Sono partiti alle 13.30 dalla stazione ferroviaria di Cremona i 170 i cremonesi che partecipano al pellegrinaggio regionale dell’Unitalsi al santuario mariano di Lourdes dal 30 luglio al 5 agosto. In totale gli iscritti sono 1.350 divisi in due treni speciali e due aerei. Il convoglio su cui viaggiano i nostri diocesani accoglie anche i pellegrini di Mantova, Crema e Como. L’arrivo è previsto alle ore 9.30 di martedì 31 luglio, ma il pellegrinaggio inizierà ufficialmente solo in serata, alle ore 21, con una solenne Eucaristia nella chiesa di Santa Bernadette, presieduta dal vescovo di Crema, mons. Oscar Cantoni. Tra i momenti più significativi la Messa internazionale nella basilica di San Pio X di mercoledì 1° agosto, la processione aux flambeaux nell’Esplanade di giovedì 2 e il passaggio alla grotta di Massabielle nel pomeriggio di venerdì 3. Sabato 4 mattina la partenza dopo la celebrazione dell’Eucaristia. Nella foto i giovani dell’oratorio di San Sebastiano con il vicario don Martinelli.

«Fino a poche settimane fa i partecipanti erano poco più di una ventina, ora abbiamo superato quota 170. La soddisfazione è ancora più grande nel vedere le adesioni di nuovi malati e nuovi pellegrini». Non riesce a contenere la contentezza Marinella Oneta, presidente diocesana dell’Unitalsi, nel descrivere il boom di iscrizioni di cremonesi  al tradizionale pellegrinaggio estivo che coinvolge tutte le sezioni lombarde dell’Unione. Dei 1.330 partecipanti ben 227 sono malati, 228 barellieri, 250 dame, 20 medici, 37 sacerdoti, 556 pellegrini. Quella di Cremona è una delle sottosezioni più numerose, superata solo da Busto Arsizio (368 iscritti) e Mantova (184).

«Praticamente sarà rappresentata tutta la  nostra diocesi – spiega Oneta – da Cassano d’Adda fino al Casalasco-Mantovano. Porteremo alla Grotta 36 ammalati assistiti da 39 barellieri, 34 dame, 2 medici e 12 sacerdoti. Con noi poi ci saranno 50 pellegrini, amici della nostra associazione che pur non facendo volontariato diretto, ci sono vicini e ci sostengono».
Tra i barellieri e le dame quest’anno ci sono anche dei giovanissimi degli oratori di Cassano San Zeno e S. Sebastiano in città accompagnati dai loro vicari, don Gaiardi e don Martinelli: «Si sono preparati durante l’anno – prosegue la presidente diocesana – con alcuni momenti di formazione mirati. Diversi i temi trattati: dal significato del dolore e della malattia, al senso del pellegrinaggio, dal messaggio del santuario di Lourdes alla “mission” dell’Unitalsi. Non sono poi mancati incontri pratici su come svolgere il proprio servizio ai malati. Certamente l’inserimento di questi ragazzi – 12 di Cassano e 7 di S. Sebastiano – sarà graduale: a loro spetterà il compito di servire in refettorio e di trasportare gli infermi da un posto all’altro».
Un lavoro ben diverso, invece, spetterà ai volontari veterani: «Noi più esperti – continua Oneta – ci divideremo su tre turni (mattina, pomeriggio e notte) e assisteremo i malati in ogni loro necessità: dall’igiene intima, alla somministrazione dei medicinali, dal servizio in refettorio al trasporto con le carrozzelle. Un servizio pesante, anche perchè alcuni infermi sono particolarmente gravi, ma estremamente gratificante: in quei momenti ci rendiamo proprio conto che stiamo servendo Cristo!».

Da segnalare tra i volontari cremonesi anche la presenza di quattro seminaristi saveriani, due asiatici e due latino-americani, che a Parma si stanno preparando a diventare sacerdoti e che hanno ben volentieri aderito alla proposta di mettersi al servizio degli ammalati.

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