Cronaca

Famiglie in difficoltà, sindacati al Comune: 'Più politiche sociali'

Famiglie in difficoltà economiche e alle prese con i tagli (o il rischio-tagli) delle utenze di acqua, luce e gas. Il problema è stato al centro di un incontro tra le organizzazione sindacali confederali Cgil-Cisl-Uil, l’Aem e l’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Cremona. Ecco alcuni dei punti dichiarati dai sindacati “elementi di attenzione prioritaria della Giunta” nel verbale: “fornire al settore comunale delle Politiche sociali la struttura organizzativa adeguata e stabile per fronteggiare una situazione di cui, come è noto, non si intravede a breve una soluzione”; “sviluppare gli interventi di Politiche attive del lavoro, in sinergia con l’Ente Provincia, Comuni, Piani di Zona, Aziende distrettuali, la Camera di commercio per individuare le strategie necessarie per creare lavoro; “circa i tagli delle utenze, intervenire presso le proprie aziende partecipate e gli altri operatori affinché, previa verifica con i Servizi sociali del Comune relativa alle singole situazioni di fragilità, nessuno subisca tagli di utenze e servizi fondamentali”. Cgil, Cisl e Uil “pur rimandando a successivi confronti con l’Amministrazione, sottolinea la priorità di garantire alle persone e alle famiglie, l’erogazione dei servizi fondamentali”.

IL VERBALE DEL CONFRONTO

IL DOCUMENTO DEL 21 DICEMBRE

Le Segreterie Confederali e dei Pensionati di CGIL CISL e UIL di Cremona, invitate al confronto con l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cremona, nella prospettiva di un accordo sinergico per la definizione di politiche a sostegno dei diritti delle persone e delle famiglie, evidenziano i seguenti principali punti emersi:
– La necessità del confronto sostenuta dall’Assessore che condivide l’ importanza di quanto emerso.
–    riconoscere le organizzazioni sindacali non solo per il ruolo di  rappresentanza e tutela dei diritti dei cittadini,  ma anche come portatori di idee a supporto della programmazione delle politiche e degli interventi
–    sviluppare quanto già condiviso con l’Amministrazione relativamente alla Piattaforma sindacale rispetto al progetto di Politiche Territoriali;
–    ribadire la priorità delle Politiche sociali come condizione dello sviluppo economico e di ben-essere del territorio, intendendole come parte integrante delle Politiche attive.
–    lo sviluppo di strategie che consentano il maggiore raccordo con le politiche economiche e le politiche industriali
–    la necessità di consolidare un organico di personale adeguato ai servizi sociali comunali, sia in termini di professionalità che di stabilità del rapporto di lavoro
–    il rafforzamento di visioni alternative e non esclusivamente di tipo assistenziale della tutela sociale, capace di promuovere spazi di incontro, di accoglienza e di orientamento con le persone; non solo nell’emergenza delle situazioni manche e soprattutto in forma preventiva e in modi più diffusi e generativi delle risorse presenti nel tessuto sociale.
–    Gli  interventi preventivi come opportunità anche per un impiego più razionale ed oculato delle risorse economiche
–    il ruolo fondamentale del Distretto Sociale. La conferma dei processi sperimentati con il Piano di Zona mediante l’impegno dell’Azienda sociale  del Cremonese.
–    la condivisione delle esperienze e dei progetti che possono sviluppare la sinergia delle politiche di Welfare
–    lo sviluppo della sinergia con le politiche attive del lavoro, in raccordo con tutti gli attori istituzionali competenti a livello territoriale
–    il mantenimento e l’implementazione degli interventi e dei progetti capaci di contenere e contrastare le condizioni di fragilità, anche in conseguenza delle difficili condizioni economiche.
–    Nell’ambito della programmazione pubblica, la sperimentazione di progetti che consentano di attivare un sistema stabile di risposte ed interventi di prossimità, attraverso il coinvolgimento delle risorse del terzo settore , dell’associazionismo e del volontariato locale in un’azione con i servizi sociali comunali, nel rispetto delle distinte ed autentiche funzioni.

Cremona, 21 dicembre 2012

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