Esselunga riqualifica Porta Romana senza chiedere nulla ai cittadini
I giardini di Piazza IV Novembre stanno per essere “riqualificati” a spese di Esselunga, in cambio di un pannello pubblicitario del quale peraltro non si conoscono forma, dimensione e posizionamento. Avendo però ormai capito che il verbo “riqualificare”, quando applicato al “verde”, significa spesso un danno al patrimonio arboreo, esprimiamo alcune considerazioni su questo intervento. Partendo dal presupposto che un giardino pubblico debba essere luogo piacevole, ombreggiato, sicuro, pulito e facilmente accessibile, non capiamo la necessità di tagliare alberi (i pini, peraltro obiettivamente non in gran salute) sostituendoli non con alberi che col tempo raggiungerebbero dimensioni tali da poter regalare la loro ombra durante la stagione estiva ma con cespugli di agrifoglio, o di togliere alcuni alberi perimetrali messi a dimora solo pochi anni fa, il tutto con spese non di poco conto che superano i 20000 euro. Il giardino di Piazza IV Novembre non è stato mantenuto bene fino ad ora, andrebbe tenuto pulito e favorito un accesso sicuro. Se Esselunga (e gli altri interessati) si vogliono far carico di mantenere spicchi del verde cittadino ci auguriamo lo facciano con criterio, evitando l’abbattimento degli alberi: la città è già costellata da orrendi “mozziconi” di alberi non più sostituiti, non aggraviamo ulteriormente questo bilancio! Visto che l’amministrazione non è in grado di effettuare una normale manutenzione del verde pubblico, e che per questo motivo ha deciso di delegare anche questo aspetto al privato, si poteva almeno chiedere ai residenti della zona se e come avrebbero voluto fosse risistemato questo spazio verde, uno dei pochissimi rimasti con una buona dotazione di panchine. Anche per questo motivo crediamo sia essenziale che vengano mantenuti alcuni alberi nelle aiuole interne: chi mai vorrebbe passare qualche ora del pomeriggio in estate, seduto su una panchina sempre in pieno sole? Non dimentichiamo che in città ormai sono diventati merce rara i luoghi pubblici dove le persone si possono incontrare e possono sedersi (senza obbligo di consumazione…) a parlare con altre persone, magari luoghi dove anche le mamme con i loro bambini possono fermarsi per una momento di pausa. Quindi, tanto per fare un esempio, gli alberi da togliere ‘in eccesso’ sul perimetro si potevano semplicemente usare per sostituire i pini che verranno abbattuti. Non era meglio se gli amministratori pubblici avessero chiesto prima ai cittadini come avrebbero voluto il giardino di piazza IV Novembre?
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