Bus, le nuove linee scontentano le periferie: dal quartiere Po raffica di lamentele a Km
‘Ci hanno informato delle nuove linee dei bus quando ormai i giochi erano fatti. Il nostro quartiere è sempre più isolato’. Il commento del quartiere Zaist al riordino delle linee urbane è venuto ieri pomeriggio nella commissione periferie del Comune che ha esaminato l’attività dei quattro comitati di quartiere sorti per iniziativa dell’assessore Demicheli e della giunta Perri due anni fa e che dal 14 al 16 giugno vedranno le elezioni per il rinnovo delle cariche. Uno dei problemi più comuni, oltre ai soliti marciapiedi sconnessi e alle buche nelle strade, è legato alle nuove linee dei bus, concordate tra Km e assessorato alla Mobilità, che entrano in vigore domani, 9 giugno. Al posto dei numeri per indicare le linee, ci sono le lettere, ma l’informazione messa in campo dall’azienda non è sufficiente a far comprendere la novità agli utenti, soprattutto anziani. Allo Zaist il problema, segnalato dal presidente del Quartiere Maurizio Fazzi, è legato alle coincidenze e ai tempi di percorrenza, mentre al Quartiere Po la presidente Maria Luigia Bernuzzi ha detto di ricevere quotidianamente richieste di chiarimenti sugli itinerari, che gira puntualmente a Km. ‘L’azienda mi risponde subito, molte richieste non sono completamente fondate, ma vedo che il problema sta crescendo. La gente si lamenta della mancanza di corse verso l’ospizio nella fascia dell’ora di pranzo, quando servirebbe imboccare i parenti. Altro problema grosso è il ritorno dall’ospedale dopo le 18, quando è attivo solo il servizio a chiamata. Molti anziani faticano ad usare questo strumento, spesso non hanno neanche il telefono cellulare. E così tornano in taxi’.
Le stesse critiche, legate anche all’allungamento del percorso, vengono anche dal quartiere San Felice – san Savino e da Cavatigozzi, frazione che sarebbe stata penalizzata dall’orario estivo.
Sullo stesso tema sta continuando la raccolta di firme da parte del sindacato USB per chiedere al Comune che vengano ripristinate le linee troncate, si torni alla vecchia denominazione e che si intesifichino i controlli sui portoghesi, unico modo per far entrare più soldi nelle casse di Km senza aumentare i biglietti. La raccolta è proseguita questa mattina, sabato 8 alla stazione dei bus di via Dante, anche con l’appoggio del Movimento 5Stelle, che condivide le ragioni della petizione organizzata da Yuri Brocchieri (Usb). ‘Come sempre – afferma Enrico Lombardi, protavoce di M5S – le persone vengono a sapere delle decisioni che le riguardano a cosa fatte. Gli autisti dei bus ricevono moltissime lamentele, che non andrebbero rivolte a loro, ma a chi ha preso la decisioni. Inutile dare le informazioni dopo, se le scelte non sono state condivise prima con chi davvero usufruirà del servizio’.
‘Sono in contatto coi Comitati dei Quartieri – afferma Brocchieri – i problemi sono quasi ovunque. Poco fa ho parlato con il sindaco Perri, ha detto di volere capire le ragioni della protesta e ci incontreremo la settimana prossima, spero già lunedì’. Per ora le firme raccolte sono 300, ma molti sono i moduli ancora in giro per la città, soprattutto nelle periferie.
@RIPRODUZIONE RISERVATA