Polo via Mantova, Giunta riduce quote commerciali: aggiunte a Cà de Berenzani Ascom: 'E' solo un palliativo'
AGGIORNAMENTO – Sono state presentate nel pomeriggio le osservazioni alla variante al Pgt con relative controdeduzioni, nel corso della Commissione Urbanistica aperta all’ultimo alla cittadinanza. In sala era presente anche Claudio Pugnoli, presidente di Ascom che con Confesercenti ha criticato duramente la parte del Pgt realativa al nuovo polo di via Mantova. La seduta della commissione è iniziata con qualche tensione tra opposizioni e assessore Fasani sulla conduzione dei lavori e sull’assenza di documentazione. “Non capisco perché non ci abbiate fornito un elenco con richiesta dell’osservante e controproposta dell’amministrazione. Non mi basta la slide, voglio il documento che ci spetta di diritto”, ha esordito il consigliere comunale del Pd Mauro Fanti. Dello stesso parere Giancarlo Schifano dell’Idv che ha chiesto di vedere una per una le osservazioni, non a gruppi. “Diamo dignità a questa assemblea. Non siamo qua a perdere tempo. Mettete i consiglieri nelle condizioni di lavorare”, ha concluso Maura Ruggeri del Pd.
Dopo la discussione, la lunga descrizione di osservazioni e rispettive controdeduzioni della Giunta.
POLO VIA MANTOVA
In primo piano il Polo di via Mantova. Ascom e Confesercenti, nella loro osservazione, chiedevano di stralciare dalle previsioni la proposta di realizzare medie strutture di vendita, di inserire vincoli tipologici, merceologici e quantitativi e di prevedere studi di fattibilità con un’attenzione alle conseguenze sulle attività commerciali del centro storico.
La Giunta ha proposto di accettare parzialmente l’osservazione, contraendo le quote commerciali realizzabili al Polo via Mantova/San Felice dal 10% al 6% e spostandole a Ca’ de Berenzani (da 20% a 25%). Previsti, dunque, non più 15mila metri quadri di commerciale, ma circa 8mila.
“Non sono i cento metri che vanno e vengono – ha detto l’assessore Fasani – Qui c’è un discorso più ampio. Ci sono i pacchetti localizzativi che ho voluto inserire per rendere più appetibile il prezzo e attirare le attività produttive in quest’area, con una parte di artigianale e una di commerciale”.
“A Cà de Berenzani si mettono nuove aree e nuovi vincoli dove non c’erano – ha commentato Daniele Soregaroli del Pd – La discussione deve essere di carattere generale, cosa l’amministrazione vuole fare del commercio in città?”.
“Se in quell’area così grande si pensa che l’unico volano sia una certa quota di commerciale, non capisco perché l’abbiate ridotta – è il commento di Fanti del Pd – Il problema di metri quadri allora non è vero che non c’è. Io credo che non sia quello il volano per rilanciare un’area produttiva. Il rischio è di trovarsi tra qualche anno ad aggiungere lì commercio su commercio”.
LE REAZIONI DELL’ASCOM – “La riduzione della percentuale dell’area commerciale in via Mantova, annunciata con le osservazioni del Pgt, è un palliativo che non serve a nessuno – commenta l’Ascom – L’Amministrazione resta ferma nei propri propositi e, con una operazione di facciata, preserva il nuovo polo e, contemporaneamente, per non cedere di neppure un metro (quadro) dalle proprie posizioni, annuncia una compensazione nell’area di Cà de Berenzani e concede un ampliamento anche degli spazi dell’Incrociatello (dall’8% al 15%). Questo nonostante il PGT preveda spazi per il Commerciale e il terziario di 150mila metri quadri. Se si vuole scommettere sul futuro di Cremona lo si faccia partendo da ciò che si ha (cioè il centro storico e la città, con le sue attività) e si evitino operazioni fumose in cui il commerciale (con il suo 6%) dovrebbe fare da traino per un’area di 300mila metri quadri a destinazione artigianale che fino ad ora è rimasta deserta nonostante fosse già prevista dal precedente documento e dalla precedente Giunta. Si torni, dunque, a guardare alla città reale. Non a quella dei sogni ipotizzata nel Pgt da questa amministrazione. Hanno voluto la Cittadella, ed è rimasta deserta, hanno spinto la ex Scac, con un destino analogo. Ora ritentano l’operazione. Valutando (in maniera miope) solo i vantaggi che il nuovo insediamento potrebbe portare senza pensare alle ricadute negative del progetto. Con un unico rammarico: il costo di queste suggestioni visionarie e utopiche ricadrà sulla città e sulle sue imprese, sui lavoratori, e sulle loro famiglie. Su queste ragioni fondiamo la nostra speranza che il Consiglio blocchi un progetto sbagliato e senza senso”.
VIA BREDINA, NUOVE AREE PRODUTTIVE VICINO AL CAMBONINO
Via Bergamo, area vicina alla Green Oleo. La ditta ha fatto pervenire una proposta di acquisto dell’area adiacente di proprietà del Comune con modifica di destinazione d’uso da verde a area produttiva (l’osservazione è stata accolta per 4mila metri perché confina con un’area produttiva). “Un atto illegittimo: un privato che fa una proposta per un’area del Comune”, lo ha definito Daniele Soregaroli del Pd, accodandosi alle perplessità espresse da Maura Ruggeri del Pd. “Debole la motivazione, sbagliata la sostanza”, il commento di Mauro Fanti del Pd. Sempre in via Bredina, un altro soggetto proprietario di una parte diversa dell’area in questione ha proposto una modifica di destinazione d’uso a residenziale o ad artigianale. La Giunta ha escluso l’ipotesi residenziale, accogliendo quella artigianale per 4.700 metri.
INROCIATELLO: PIU’ AREA COMMERCIALE
Riguardo l’area denominata Incrociatello che ospitava l’ex Piacenza, lungo via Milano, l’osservante ha chiesto di incrementare le quote per il terziario e il commerciale, anziché 7 e 8, 15 e 20. Accolto l’incremento commerciale a 15% (più mille e 600 metri di commerciale).
ESPANSIONE COMMERCIALE
A nord della Fiera, via San Quirico, chiesta la possibilità di realizzare insediamento a servizio della Fiera con bar, ristoranti, sale meeting (respinta). Stessa osservazione per via Nazzario Sauro, altezza insediamento Colombera (respinta).
NUOVI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI
Insediamenti residenziali in espansione. Proposte dagli osservanti nuove aree edificabili, tutte non accolte: nuovo ambito residenziale in via Battaglione (respinto), a nord della tangenziale vicino all’ex Soldi (respinto) per vincoli), alla Cascina Croce Grande (respinta) e via Bagnara (respinta).
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