Cronaca

Commissione provinciale all'inceneritore off limits al pubblico per un'ora

Termocombustore sempre più al centro del dibattito politico. Da questa mattina è in corso presso l’impianto di San Rocco la riunione della Commissione provinciale Agricoltura e Ambiente, alla presenza dei vertici di Aem Gestioni, del  presidente Federico Zamboni e del direttore generale Enrico Ferrari. Una riunione nel cuore di quello che la Regione  considera come un modo superato di smaltire i rifiuti, in base al nuovo Piano regionale in corso di ricezione presso le province. Qualche problema, ad inizio riunione, c’è stato con due esponenti del Movimento 5 Stelle che chiedevano di prendere parte come uditori ai lavori (tutte le commissioni sono pubbliche). Trattandosi di una sede privata, ai due attivisti è stato negato l’accesso alla riunione. “Non capisco cosa ci sia di privato in una commissione che per sua natura è pubblica”, ha detto il consigliere Indipendente Giovanni Biondi, chiedendo al tavolo di presidenza di far entrare i cittadini. Dopo circa un’ora dall’inizio della commissione l’esponente del M5S che segue i temi ambientali Gabriele Beccari, è stato fatto entrare. Questo il suo resoconto dell’accaduto.

“Un summit indetto in tutta fretta e senza aver avvisato né organi di stampa, né cittadinanza, né associazioni di settore. Fato vuole che la sede fissata per questo incontro assolutamente a porte chiuse sia proprio l’inceneritore di Cremona, in via Antichi Budri. Escamotage perfetto per blindare l’evento, manco fosse un summit del G8, dato che le scuse addotte per negarci la presenza in qualità di umili uditori, sono state le seguenti: ‘Si può entrare solo previa autorizzazione dell’Aem’, trattandosi di un territorio oltre i confini nazionali, una piccola S.Marino insomma, aggiungiamo noi”.
I due attivisti sono stati prima bloccati all’ingresso, raccontano i 5 stelle, e poi è stato loro negato l’accesso all’assemblea: “Con la scusa che la prima parte era a carattere privato. Quindi i nostri amici sono stati invitati ad aspettare che il privato potesse magicamente trasformarsi in pubblico, nelle battute finali della riunione, magari, giusto per i saluti e gli applausi“. Attesa “più lunga del previsto” tanto che “uno dei nostri se ne va sbigottito” e l’altro “viene parcheggiato invece nella cucinetta dell’inceneritore”.

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