Cronaca

Trenord e call center E' polemica su numero verde a pagamento

“Il call center di Trenord da qualche mese è a pagamento. Il numero verde gratuito al quale i pendolari potevano rivolgersi per segnalazioni, informazioni e reclami è stato disattivato in maniera silenziosa e per certi versi ambigua”. Lo denunciano i consiglieri regionali del Pd Agostino Alloni e Marco Carra che spiegano: “Qualche giorno fa ci è arrivata la segnalazione da parte di alcuni pendolari. Dopo alcune verifiche abbiamo scoperto anche sul sito istituzionale della società è riportato solo un recapito di utenza telefonica fissa, quindi a pagamento, per chi vuole contattare Trenord S.p.A. Crediamo sia un comportamento scorretto che inficia la fiducia tra gestore e utente, già peraltro abbondantemente compromessa dai continui disagi e disservizi ai quali sono obbligati quotidianamente i pendolari”. Il Pd ha depositato questa mattina una interrogazione all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Alberto Cavalli per capire i motivi di questa scelta e chiedere alla Giunta di riattivare il numero del call center gratuito. “E’ interesse di Regione Lombardia far sì che il rapporto tra utenza e Trenord sia improntato alla massima disponibilità e facilità di accesso – concludono –  auspichiamo un intervento quanto prima per ripristinare un servizio fondamentale sia per chi opera nel settore del trasporto pubblico, permette un costante monitoraggio del servizio, sia per chi ne usufruisce”.

LA RISPOSTA DI TRENORD

“Al pari di tutte le principali aziende di trasporto, anche Trenord nello scorso aprile ha abbandonato il numero verde passando al cosiddetto ‘numero nero’, cioè con prefisso 02 – fanno sapere dall’azienda. “Ciò comporta un risparmio di 200mila euro l’anno. Trenord ha contestualmente ampliato e rafforzato gli altri punti di relazione con la clientela: sito Internet, anche in versione mobile, con 6 milioni di pagine scaricate al mese, 41 canali Twitter per ciascuna direttrice seguiti da oltre 25mila clienti, 3 My Link Point e personale dedicato (i cd. “berretti verdi”) nelle principali stazioni”.

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