Da nove giorni dorme in auto Appello di un 60enne sfrattato Demicheli: 'Si tolga la delega all'assessore'
Da nove giorni dorme nella sua automobile, peraltro priva di assicurazione, dopo che è stato sfrattato dalla sua abitazione, in cui viveva da 47 anni. Una storia davvero triste quella di Francesco, 60 anni, invalido al 60%, che per tutta la vita (43 anni) ha lavorato a Cremona come pizzaiolo.
La sua vita si è svolta normalmente finché, nel gennaio 2011, improvvisamente è rimasto senza lavoro: in quel giorno è iniziato il suo dramma. Alla sua età trovare un nuovo lavoro si è rivelata un’impresa impossibile, e le risorse che aveva accantonato in una vita sono andate via via esaurendosi. Finché si è trovato nell’impossibilità di pagare l’affitto e le bollette.
Prima gli hanno tagliato le utenze – luce e gas – e ha passato l’inverno al buio e al freddo. Poi è arrivato anche lo sfratto, dopo mesi che non pagava più l’affitto. “La mattina del 23 aprile si è presentato l’ufficiale giudiziario, con i carabinieri – racconta -. Mi hanno fatto uscire di casa. Ho preso su solo qualche vestito di ricambio e qualcosa per coprirmi. Fortunatamente avevo ancora la macchina: avevo pensato di venderla tempo fa ma poi non lo avevo fatto. Ho provato a dormire una notte alla Casa dell’Accoglienza, ma è sovraffollata, non c’è più un posto libero. Così sto dormendo nella mia auto, ma è una situazione critica”.
L’uomo fa appello ai servizi sociali: “Loro sanno già tutto, ma ancora non hanno trovato una soluzione per me. Non so più cosa fare. E i miei effetti personali sono ancora tutti nell’appartamento, dove comunque io non posso più entrare perché hanno cambiato la serratura”. Fortunatamente nel quartiere in cui abita tutti lo conoscono e gli stanno dando una mano, ma ora Francesco ha la necessità di trovare una sistemazione e tornare a vivere dignitosamente.
A darsi da fare per aiutarlo è l’ex assessore Claudio Demicheli, che si sta interessando al suo caso e che attacca duramente il Comune e i Servizi sociali. “Da quando si è insediata questa amministrazione sono almeno una decina i casi come questo che mi è capitato di seguire – evidenzia -. Per l’ennesima volta il Comune non ha il quadro della situazione. La spesa sociale aumenta eppure ci sono persone in mezzo alla strada. E sono sempre italiani ad essere in questa situazione. Invito il Comune a trovare al più presto una soluzione per questa persona, che dopo un anno senza luce e gas ora si trova anche senza un tetto. Ma soprattutto mi domando perché i servizi sociali non abbiano fatto ancora nulla, quando le case per le persone che vengono sfrattate ci sarebbero. E dopo l’ennesimo episodio forse sarebbe il caso che l’assessore alla partita venga rimosso da questo incarico. Se dopo un solo anno di lavoro questa amministrazione si trova in questa situazione, non voglio pensare a come saremo tra 4 anni”.
Laura Bosio
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