Forza Italia inizia la battaglia sui rifiuti Il Pd: 'Ogni cambiamento è difficile'
AGGIORNAMENTO – Forza Italia annuncia battaglia contro il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, ormai imminente e che prevede l’esposizione fuori dai condomini (con meno di 40 unità abitative, la grande maggioranza, a Cremona) dei sacchi e dei bidoni. Molteplici i problemi sviscerati da Carlo Alberto Ghidotti, segretario cittadino e dai colleghi in consiglio comunale Ferruccio Giovetti e Giorgio Everet, questa mattina a SpazioComune davanti a parecchi amministratori di condominio che delle novità in arrivo sono stati informati pochi giorni fa dall’amministrazione comunale.
Del nuovo sistema, ancora non ufficializzato, i forzisti lamentano l’improvvisazione e le difficoltà che sicuramente i cittadini incontreranno nel doversi sobbarcare un lavoro finora svolto da Aem. Ghidotti: “L’umido dovrà essere esposto in strada a partire dalle 6,30 del mattino. Quindi si presume che molti cittadini lo esporranno dalla sera prima. Cosa succederà se per un disguido qualsiasi la nettezza urbana non passerà o ritarderà il passaggio? Chi pulirà il suolo pubblico se i sacchetti dovessero rompersi? Molte vie di Cremona il marciapiede non l’hanno neanche e i condomìni sono perlopiù sulle trenta unità abitative. C’è da aspettarsi cumuli di rifiuti che resteranno in strada per chissà quanto”. Senza contare il costo: “Da alcuni calcoli che abbiamo fatto, si evince che per pagare un addetto un condominio dovrà sborsare tra i 3500 e i 4000 euro l’anno, in media 200 euro a testa. E il beneficio economico che Aem ricava dal nuovo sistema di raccolta non supera i 200mila euro anno, su un costo complessivo di raccolta rifiuti di oltre 10 milioni di euro. Ne vale la pena?”
Giovetti: “A fronte di un risparmio che si avrà soltanto a regime, ci sarà un aumento della Tari e un nuovo balzello che andrà ad aggiungersi a chi abita in condominio, dai 150 ai 200 euro l’anno, per pagare chi sposterà i rifiuti. Senza contare i rischi per l’igiene e la salute pubblica, oltre che per il decoro, che deriveranno dall’esposizione dei rifiuti i strada. Specie d’estate, se per qualsiasi causa accidentale il ritiro dell’umido non dovesse essere puntuale”.
Sul tema il consigliere Giorgio Everet ha già presentato un’interrogazione che chiede conto, tra l’altro, di quali sistemi l’amministrazione intenda avvalersi per evitare i problemi legati all’abbandono dei rifiuti, alla pulizia del suolo pubblico, e in genere a tutti i disguidi che si creeranno. E ha già coniato un nuovo slogan: “Da oggi verrà istituito un nuovo albo professionale: quello degli espositori dei rifiuti”. Tra i tanti problemi che l’opposizione vede all’orizzonte, c’è anche spazio per un po’ di retropensieri: “Non è che l’amministrazione abbia già in mente di proporre qualche cooperativa creata ad hoc per svolgere il servizio di trasporto dei sacchi e dei bidoni fuori e dentro gli spazi condominiali?”, afferma Everet, il quale intravede all’orizzonte la possibilità che questo drastico cambiamento di modalità di raccolta prepari il terreno all’ingresso di un nuovo gestore, alternativo alla ‘storica’ Aem, visto che il servizio sarà messo a gara entro il 2015. Un amministratore di condominio presente in sala la butta giù più pesante: “Se pensano che i condomìni di Cremona diano le chiavi (come adesso avviene con gli addetti Aem, ndr) agli ospiti della casa dell’accoglienza, si sbagliano di grosso”.
Insomma, il clima è pesante sulla prossima ‘rivoluzione’ dei rifiuti, a cui stanno lavorando da mesi gli assessori Alessia Manfredini e Maurizio Manzi, insieme ad Aem Gestioni, con l’obiettivo chiaro di estendere la differenziata al 100% del territorio comunale entro il 2015. Un’accelerazione che comprende la difficile gestione del centro storico, finora rimasto escluso dalla differenziata porta a porta proprio per i problemi di passaggio mezzi che comporta. Ma ormai il dado è tratto: “Questa giunta – afferma Ghidotti – si è assunta la responsabilità di questa iniziativa, forte del 56% dei voti con cui è stato eletto il sindaco Galimberti. Ora si assuma le proprie responsabilità, dica chiaramente a quali costi i cittadini cremonesi andranno incontro”. “Non ci basta sentir dire che altre città già lo fanno”, continua Giovetti, “ogni realtà è a sé, non si può paragonare un piccolo comune con prevalenza di villette a schiera ad una cittadina di 70mila abitanti, con una conformazione urbanistica storicamente consolidata”.
IL COMUNICATO DEL PD – Che il cambio di passo in tema di rifiuti non sarà una cosa semplice ne sono convinti anche i segretari cittadino e provinciale del Pd Matteo Piloni e Roberto Galletti: “Ogni cambiamento comporta delle difficoltà – scrivono. – Di questo l’amministrazione ne è ben consapevole. Proprio per questo è importante sapere di cosa si parla e per farlo è utile avere anche il piano economico finanziario per il progetto di raccolta “porta a porta” che sarà pronto la prossima settimana, con la conseguente commissione Ambiente già appositamente convocata.
Gettare fumo negli occhi non serve a nessuno, ma soprattutto non fa il bene di nessuno.
Il beneficio della raccolta differenziata porta a porta sarà per tutti, a partire dall’ambiente. La città di Cremona è indietro rispetto ad altri territori, anche vicini. E’ doveroso recuperare il tempo perduto, e farlo bene. Proprio come sta facendo l’amministrazione comunale.
A maggio partirà un’adeguata campagna informativa, in quanto si tratta di un progetto importante, prioritario e molto sensibile, il cui approccio influirà anche sul risultato. Quando si entra in casa dei cittadini bisogna farlo con grande attenzione, ed è per questo che ogni questione deve essere affrontata da tutti, forze politiche in testa, con serietà.
Spiace notare, ancora una volta, che c’è chi preferisce creare inutili allarmismi su un progetto così importante. Ma ognuno ha il suo stile, e ne prendiamo atto.
L’obiettivo dell’amministrazione, da noi convintamente sostenuto, è quello di estendere la raccolta in tutta la città, con equità ed omogeneità, aumentando la percentuale di raccolta differenziata e aumentando soprattutto il concetto di riduzione dei rifiuti, avvicinandosi sempre di più alle performance e alla modalità di raccolta vincenti introdotte dalle altre città, anche a noi vicine. Sempre con uno sguardo attento a contenere i costi a carico di tutti i cittadini. L’ottica con la quale l’amministrazione si muove è quella di migliorare la qualità della vita della città e dei cittadini. Perchè una città più pulita è una città più bella e più sicura”.
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