Cronaca

Scontri del 24 gennaio Confcommercio: 'Indennizzo sacrosanto'

Il 24 gennaio “black block” e attivisti dei centri sociali avevano messo a ferro e fuoco la città. Una prova generale di quanto poi è avvenuto nel giorno dell’inaugurazione di Expo. I manifestanti, in poche ore, hanno danneggiato negozi, agenzie immobiliari e assicurative, hanno attaccato banche e imbrattato muri. Una violenza che ora la Regione Lombardia ora si impegna a risarcire. Con un provvedimento che, arrivato dopo i disordini del primo maggio a Milano, è retroattivo e permette anche a Cremona di essere indennizzata.

Un risultato reso possibile, innanzitutto dall’impegno della Confcommercio provinciale, in sinergia con la struttura regionale della confederazione del terziario. “Insieme abbiamo mantenuto un dialogo forte con la Regione cercando di ottenere per le aziende il riconoscimento di un indennizzo “sacrosanto”. – conferma il presidente Fausto Casarin -Ora saremo al fianco degli operatori perché ottengano velocemente i fondi erogati”.  Ad assicurare che le nostre imprese avranno le stesse attenzioni di quelle milanesi è stato lo stesso governatore Roberto Maroni che nell’illustrare la decisione della Giunta ha parlato anche di Cremona. “Abbiamo formalizzato in Giunta il provvedimento per il risarcimento da atti vandalici”, ha dichiarato. I rimborsi sono resi possibili da un emendamento al bilancio che stanzia, complessivamente, un milione e mezzo di euro. Fondi immediatamente disponibili.

“Il provvedimento, che interessa tutto il 2015 –  si legge in una nota emanata dalla Regione  –, vale per la città di Milano ma anche per altre realtà che abbiano già subito danni, penso al Comune di Cremona, o che possano subire analoghi danneggiamenti vandalici da parte di folli”. “E’ un risultato importante –  dichiara soddisfatto Fausto Casarin -. Per primi, facendoci portavoce delle nostre imprese, avevamo chiesto che non fossero le realtà economiche o i cittadini a pagare di tasca propria quel sabato di violenza. In questi mesi non abbiamo rinunciato a far valere le nostre ragioni. Oggi abbiamo ottenuto dalla Regione il riconoscimento delle nostre istanze.

Resta l’amarezza per il mancato guadagno che hanno dovuto subire tantissime aziende, costrette ad una giornata con le serrande abbassate e le vetrine oscurate. Ma questo fondo che permette di far fronte ai danni agli edifici e alle vetrine rappresenta un segnale davvero significativo. Voglio ringraziare la Regione, i consiglieri eletti sul territorio, i parlamentare e quanti, nelle Istituzioni, hanno condiviso la nostra battaglia. Abbiamo fatto sistema in maniera efficace. Ora è importante che questa collaborazione prosegua per garantire che vengano erogati velocemente i fondi”. Un plauso per il provvedimento è stato espresso anche dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, tra i primi a sostenere la battaglia dei commercianti.

“Si tratta di aiuti significativi per i cittadini e gli imprenditori danneggiati – dichiara Sangalli – che dimostrano la capacità reattiva delle istituzioni della Lombardia. Così come mi sembra giusto che il fondo sia retroattivo e ne possono quindi usufruirne anche le imprese che operano sul territorio di Cremona e che hanno subito danni in occasione delle manifestazioni dello scorso gennaio”.

I fondi dovrebbero essere disponibili in tempi davvero ristretti. “Per le erogazioni degli indennizzi – ha aggiunto Garavaglia – abbiamo un meccanismo molto semplice e rapido: , vengono censiti i danneggiati e i danni effettivi, agli esercizi commerciali o alle autovetture per esempio e, una volta fatta la lista dei danni,cominciano le erogazioni“.

“Siamo pronti a fornire tutto il nostro supporto alle imprese –  conferma Casarin -. Chi ha avuto danni può rivolgersi direttamente alla Confcommercio. I nostri funzionari sono pronti a fornire informazioni, a raccogliere la documentazione per poi presentarla al Comune che, insieme alla Regione, gestirà i fondi”. “Abbiamo fiducia in quanto indicato dal presidente Maroni – confermano da Palazzo Vidoni -: è importante  arrivare in tempi rapidi a mettere in pista questa procedura e far partire subito gli indennizzi. C’è, da parte di tutti la volontà di mettere in atto procedure semplici e rapide“. “Ovviamente – puntualizza la Regione  – trattandosi di un intervento solidaristico, non si può cumulare a eventuali indennizzi assicurativi“.

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