Agosto da incubo per i pendolari Soppresse 416 corse al giorno
Si prospetta un agosto di fuoco per i pendolari cremonesi. A dirlo è Legambiente Lombardia, che ha fatto il punto delle corse soppresse sul territorio regionale. Per il nostro territorio si evidenziano 21 corse soppresse sulla tratta Codogno-Cremona-Mantova, sostituite da autobus, con un incremento del tempo di percorrenza di circa 30 minuti. In tutta la Regione si parla di ben 416 soppressioni, il 18% del totale delle corse.
“I tagli delle corse dei treni nel mese di agosto per incrementare quelle che porteranno ad Expo colpiranno i pendolari, le linee turistiche e secondarie di mezza Lombardia” evidenzia Dario Balotta, responsabile trasporti per Legambiente Lombardia -. La Lombardia di Expo dovrebbe accogliere milioni di visitatori che, oltre all’evento espositivo, potrebbero essere invogliati a visitare città d’arte o località montane e lacustri. Ma non sarà una Lombardia accessibile quella che troveranno ad agosto i turisti che dovessero scegliere di allungare il loro soggiorno: al di fuori del capoluogo milanese, infatti, il già insufficiente servizio di trasporto pubblico verrà fortemente ridimensionato. Fasce serali, festive e il mese di agosto saranno i momenti di maggior passione, non solo per chi si sposta per ragioni turistiche, ma anche per residenti e pendolari, che si vedranno tagliare i già scarsi servizi di collegamento”.
Appena fuori dal perimetro milanese si rischia la desertificazione della funzione di trasporto pubblico, tanto più che che con la chiusura delle scuole anche le linee autobus delle provincie lombarde sono state fortemente ridimensionate.
“Il servizio di trasporto pubblico è l’interfaccia con cui un territorio comunica con i suoi visitatori, e durante Expo, quanti si azzarderanno a fare un passo fuori Milano rischieranno di ricevere brutte sorprese – dichiara Balotta -. La Regione ha fatto sapere che per assicurare i km extra durante Expo, dato l’insufficiente numero di treni ed addetti a disposizione, dovrà tagliare 380mila km alle altre direttrici ferroviarie. Cioè 416 treni giornalieri su 2.200. Ciò per permettere alla struttura di Trenord di mettere in campo la maggiore produzione di servizi verso la sede di Expo ma a che prezzo per il resto della regione?”
I tagli annunciati colpiranno le stesse fasce orarie e gli stessi periodi che negli ultimi tempi sono stati oggetto di pesanti decurtazioni, non solo per i treni, ma anche delle autolinee. “Le aree a domanda debole restano tagliate fuori – evidenzia Damiano di Simine presidente di Legambiente Lombardia -: bassa cremonese, bresciana e pavese ma anche varesotto e alto milanese senza servizi minimi e da ogni tipo di servizio pubblico (treni od autobus) con gravi danni sociali ed ambientali in vaste zone della Lombardia nonostante per i soli treni si spendono oltre 800 milioni di euro l’anno”.
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