Cronaca

Autovelox di via Persico: il giudice di pace annulla le multe e ‘bacchetta’ la Prefettura

Dopo oltre un anno di battaglie arriva la prima vera vittoria del comitato 'Sposta l'autovelox di via Persico', che da tempo insiste sull'illegittimità dell'apparecchio in questione e sulla conseguente illegittimità delle contravvenzioni elevate.

di Sara Pizzorni e Laura Bosio

Gli avvocati Balzarini (a sinistra) e Nicoli
Gli avvocati Balzarini (a sinistra) e Nicoli

Dopo oltre un anno di battaglie arriva la prima vera vittoria del comitato ‘Sposta l’autovelox di via Persico’, che da tempo insiste sull’illegittimità dell’apparecchio in questione e sulla conseguente illegittimità delle contravvenzioni elevate. A questo proposito il giudice di pace Daniela Badini ha annullato tutti i verbali, cancellando le sanzioni emesse l’anno scorso dai vigili urbani a carico di Massimiliano Zagheni, il promotore del comitato assistito dagli avvocati Andrea Balzarini e Massimo Nicoli. Non solo: il giudice, nel provvedimento, ha rilevato un “eccesso di potere” da parte della Prefettura di Cremona che aveva concesso al Comune il posizionamento dell’autovelox, non riportando il parere della polizia stradale che a suo tempo si era dichiarata contraria al posizionamento.

“L’autovelox di via Persico”, ha commentato l’avvocato Balzarini, “rileva le infrazioni senza fermare gli automobilisti. Potrebbe farlo solo su una strada extraurbana e solo a determinate condizioni, come ad esempio un alto tasso di incidentalità della strada. Non è questo il caso”.

“In ordine al difetto delle caratteristiche della strada”, si legge nella motivazione del giudice, “si trova documentale riscontro nei necessari, quanto discrezionali pareri trasmessi dal Compartimento della polizia stradale per la Lombardia, sezione di Cremona, in data 22 marzo 2012 e 6 dicembre del 2013, pareri di cui il decreto prefettizio non fa cenno. Sotto questo profilo la circostanza assume rilevanza nell’ottica della violazione di legge o eccesso di potere”. “Se la scelta di merito operata dalla Prefettura”, scrive il giudice, “non è censurabile dal giudicante, è però rilevabile nella procedura di formazione dell’atto e precisamente nella motivazione l’omesso richiamo alle note espresse dalla polizia stradale, necessarie a garantire la completezza e la trasparenza dell’attività amministrativa, a maggior ragione nel caso di specie ove non vi era convergenza dei due organi, circa la qualificazione della via Persico”.

Soddisfatto della decisione si è detto il promotore del comitato Zagheni: “In sostanza”, ha commentato, “quell’autovelox non avrebbe potuto stare lì. La Prefettura, ignorando il ‘no’ della stradale, ha firmato ugualmente il via libera al posizionamento. Non avendo però il prefetto motivato la decisione di non ascoltare la stradale, le sanzioni diventano nulle. Con la mia sentenza alla mano, potranno essere annullate anche tutte le altre multe”. Una consistente vittoria per il comitato, che però frena l’entusiasmo. “Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra”, ha evidenziato Zagheni. “Con questa sentenza, però, chi ha preso multe presso l’autovelox di via Persico e ancora non le ha pagate potrà chiederne l’annullamento. Ma questo per noi non è sufficiente. Abbiamo ovviamente la soddisfazione di sapere che avevamo ragione, ma quello che noi vorremmo è che l’apparecchio venisse tolto da lì. L’amministrazione non considera il fatto che nel nostro territorio, attorno a Cremona ci sono almeno 12 strade più pericolose dove si verificano gravi incidenti e dove l’autovelox sarebbe decisamente più utile”. A nome di tutto il comitato, Zagheni ha poi voluto ringraziare “gli avvocati Balzarini e Nicoli per l’impegno e il lavoro svolto”.

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