Cronaca

Arrestato per rapina, ospite della Casa dell'accoglienza respinge le accuse

AGGIORNAMENTO – Ha respinto gli addebiti l’ospite della Casa dell’accoglienza arrestato dalla polizia con l’accusa di rapina per aver aggredito e ferito un cittadino marocchino allo scopo di sottrargli una bicicletta martedì pomeriggio. In tribunale davanti al giudice Francesco Beraglia, mercoledì pomeriggio, si è discusso del caso: l’arrestato ha negato la responsabilità e l’avvocato difensore Andrea Balzarini ha chiesto i termini a difesa. Deciso il ritorno in libertà e fissata l’udienza per il 3 febbraio.

Una pattuglia della Squadra volante era stata chiamata all’intervento attorno alle 15 di martedì in via Pecorari, nei pressi di piazza Roma, dove era stata segnalata l’aggressione ai danni di un uomo classe 1983 (poi trasportato in ospedale con l’ambulanza per ferite non gravi, procurate da calci e pugni secondo quanto ricostruito dagli accertamenti della Questura).

Mentre la pattuglia avviava le prime verifiche sul posto, personale della Squadra mobile si era portato alla Casa dell’accoglienza, dove, data la vicinanza e gli elementi a disposizione sul possibile aggressore, sembrava possibile rintracciare il soggetto in fuga. E proprio alla Casa dell’accoglienza i poliziotti avevano subito individuato un richiedente asilo 25enne del Gambia, arrivato a settembre, che stava legando due biciclette, una delle quali corrispondente alla descrizione del mezzo sottratto (caratterizzato da imbottitura del sellino fuoriuscita, pare durante lo scontro fisico di pochi minuti prima).

L’accusa parla di aggressione in due fasi. Dopo un primo scontro per strada il 25enne sarebbe riuscito a impossessarsi del veicolo e avrebbe tentato di allontanarsi trasportandolo a mano assieme alla propria bicicletta. Sarebbe però stato raggiunto pochi metri dopo dal cittadino marocchino, che avrebbe ripreso possesso della bici e cercato riparo varcando l’ingresso di un palazzo. Il 25enne sarebbe però nuovamente riuscito a strappargli la bicicletta prima di allontanarsi (un testimone lo ha visto uscire dal palazzo con due biciclette).

La bici è già stata restituita al proprietario, che ha anche effettuato il riconoscimento del 25enne fermato dalla polizia, dichiarando di non aver mai avuto contatti con lui prima dell’aggressione.

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