Fasani su consulenza Albion: 'Minacciato di querela, ora il Tar mi dà ragione'
Parte all’attacco, Federico Fasani, consigliere di minoranza, alla notizia che la gara per il servizio di advisor finanziario assegnata da Aem Spa ad Albion è stata invalidata dal Tar Brescia a seguito del ricorso fatto dalla seconda classificata (leggi qui). “Rilevo l’assoluta incapacità del Cda di Aem che, oltre ad avere bisogno di una lunga serie di consulenze, fa pure dei pasticci”, afferma Fasani. “Alcuni mesi fa sono stato minacciato di querela per avere sollevato alcune perplessità sulla trasparenza nell’affidamento ad Albion delle consulenze (tra cui da 255.000€, quella su cui si è espressa il 4 aprile il tribunale amministrativo); oggi il Tar conferma i miei dubbi. Perché tanta abnegazione nel volere affidare così tanti soldi ad Albion? Perché dopo averle affidato senza bando tre consulenze per quasi 150mila euro, si è voluto affidare alla stessa, tramite gara, anche questo maxi incarico da 255mila euro?”
Il consigliere Ncd, su questa società milanese specializzata in analisi economico finanziarie e in particolare su progetti di project financing, aveva già espresso il proprio pensiero poco più di un anno fa, quando alla stessa venne affidato un incarico simile da parte del Comune, il proprietario di Aem. Anche in quel caso, lo scopo era studiare le condizioni per raggiungere l’equilibrio economico nei conti di Aem, al costo di 9mila euro. Il tema fu oggetto di un’interrogazione, da cui partì un botta e risposta durato alcuni mesi con l’amministrazione Galimberti su una singolare coincidenza: Albion anni prima aveva fornito la consulenza alla società MilanoDepur Spa per la costruzione in project financing del depuratore di Milano Nosedo, il più grande d’Europa, realizzato all’inizio degli anni Duemila. Presidente di MilanoDepur era all’epoca Roberto Mazzini, l’ingegnere nominato a fine 2014 dal sindaco Galimberti nel consiglio di amministrazione di Aem. Altra circostanza su cui l’opposizione aveva puntato gli occhi era stata il viaggio per promuovere la liuteria cremonese fatto dal sindaco Galimberti a San Pietroburgo nell’autunno 2014, viaggio in parte sponsorizzato da Veolia, uno dei maggiori attori internazionali nel campo del trattamento acque, uno dei principali attori nel raggruppamento di imprese che ha realizzato il depuratore di Nosedo.
Nulla di rilevante sul piano giudiziario, ma una concatenazione di fatti sufficiente per l’affondo politico di Fasani, ora rafforzato dalla sentenza di primo grado del Tar: “La trasparenza tanto decantata dall’amministrazione Galimberti è solo di facciata. Le scelte fatte da Aem sono strettamente connesse a quelle fatte dall’amministrazione comunale nella nomina del Cda di Aem. Le perplessità che sollevai all’epoca di quella prima consulenza vennero fatte tacere con la minaccia di querela, ma ora si ripropongono pari pari. E poco importa se vengono fatte procedure di selezione pubblica, sbandierando gli oltre 60 curriculum pervenuti per le nomine in Aem o o come nel del nuovo direttore generale di Cremona Solidale. Basterebbe semplicemente fare affidamenti diretti e fiduciari, come è legittimo”.
C’è poi una questione di merito che porterà probabilmente Fasani a proporre al resto della minoranza la richiesta di dimissioni del cda di Aem: “Nel solo 2015, Aem Spa ha attivato consulenze di carattere economico finanziario per quasi 400mila euro. Di queste, 3 sono state svolte per affidamento diretto da Albion, per un totale di 140mila euro. La prima per 15mila euro, poi estesa per altri 25mila e successivamente ancora estesa per 99mila. E questo doveva essere un Cda competente”.
Sulla stessa linea Marcello Ventura, consigliere di Fratelli d’Italia: “E’ notizia di oggi che lo studio veronese ha vinto il ricorso perché non esisteva più la par condicio in quanto Albion aveva già lavorato 3 mesi in Aem” continua Ventura. “Intanto Comune ed Aem hanno cercato in tutti i modi di bloccare il ricorso sostenendo che i criteri per Albion erano diversi rispetto per esempio a KPMG. Bella figura!. A che pro? Il Professore, l’Assessore Manzi con il fido Siboni, uomo al comando di Aem, cosa hanno controllato? Come mai non se ne sono accorti? O se ne sono accorti ed hanno fatto finta di niente? Come la mettiamo adesso? Chi lavora in Albion di così importante per aver voluto con così tanta abnegazione dare questo secondo incarico così ricco ad Albion? Mi arriverà una diffida od una querela per impedirmi di scoprirlo? La aspetto”.