La sicurezza diventa partecipata: cittadini e forze dell'ordine in rete per il presidio del territorio
In un’epoca in cui la sicurezza diventa sempre più un problema di tutti, a causa dell’incremento di furti, scippi e truffe, l’amministrazione comunale di Cremona per i prossimi anni ripensa il modello cittadino di prevenzione, puntando sulla sicurezza partecipata. Insomma, non più il mero controllo da parte delle forze dell’ordine, ma una vera e propria rete che coinvolga in prima persona anche i cittadini.
L’idea, che ha già iniziato a prendere corpo ma che vedrà uno sviluppo definitivo nel 2017, prevede di “attivare i comitati di quartiere per la promozione della partecipazione dei cittadini alle dinamiche di controllo del territorio, con particolare riferimento alla periferie attraverso la struttura dei vigili di quartiere”. Così si legge nel Documento unico di programmazione licenziato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale. Un modus operandi che in alcuni quartieri, come il Maristella, ha già preso piede, ossia il cosiddetto “controllo di vicinato”, che “costituirà fonte di informazioni che, gestite dalla centrale operativa della Polizia Locale, saranno messe tempestivamente a disposizione anche delle Forze dell’Ordine”.
Insomma, una vera e propria rete di comunicazione in tempo reale su quanto accade nei quartieri cittadini. “E’ altresì prevista l’implementazione del sistema di videosorveglianza allargandone il raggio di influenza dal centro alle perifierie. Attraverso un consistente incremento di punti di videosorveglianza nei quartieri periferici realizzato a mezzo dell’accesso a contributi regionali nonché tramite una specifica convezione con Aler, si vuole garantire maggiore prevenzione e sicurezza nelle periferie”.
L’anno 2017, al termine di una fase organizzativa e di formazione dei volontari attivi sul territorio, si caratterizzerà dunque per la messa a regime del “sistema” di osservazione del territorio realizzato da volontari attivi nei quartieri per tempestive segnalazioni alle Forze dell’Ordine ed alla Polizia Locale con l’obiettivo di prevenire illegalità e crimini.
L’oggetto delle segnalazioni, gli esiti dei relativi controlli e le attività susseguenti, costituiranno oggetto di inserimento nei documenti di zona dei quartieri. La fase di istallazione dei punti di ripresa, seguita da un adeguamento hardware e software della sala di regia del sistema presso la centrale operativa della Polizia Locale, consentirà alla Polizia Locale di presidiare il sistema a
partire dai primi mesi dell’anno 2017. Le immagini saranno fruibili in tempo reale presso le centrali operative della Questura e dei Carabinieri.
LaBos